Sguardo nel vuoto
The Lookout
Regia
Scott Frank
Sceneggiatura
Scott Frank
Fotografia
Alar Kivilo
Montaggio
Jill Savitt
Scenografia
Dennis Davenport
Costumi
Abram Waterhouse
Musica
James Newton Howard
Produzione
Miramax Films,
Spyglass Entertainment
Interpreti
Joseph Gordon-Levitt, Jeff Daniels, Matthew Goode, Carla Gugino,
Bruce McGill, Isla Fisher, Greg Duhnam, Morgan Kelly, Aaron Berg
Anno
2007
Genere
thriller
Nazione
USA
Durata
99'
Distribuzione
Buena Vista Italia
Uscita
13-07-07

Viaggiare a fari spenti nella notte per vedere quanto è facile morire… E' la geniale idea che balena nella mente ottenebrata dall'alcool e dal testosterone di Chris Pratt, promettente atleta di hockey sul ghiaccio, una famiglia facoltosa alle spalle, stimato ed invidiato da tutti.
La sua vita perfetta va improvvisamente
in pezzi, frantumandosi in miriade di frammenti e schegge impazzite che si portano via tra le altre cose la vita di due suoi amici. Assolto dalla legge umana, meno dalla propria coscienza.
A quattro anni dall’incidente, il suo corpo ci/gli ricorda la sera in cui la sua vita cambiò, contrariamente a quanto tenta di fare il suo cervello, costruendo un muro contro il dolore ed il ricordo fatto di disturbi della personalità ed una memoria che si accende e spegne come le intermittenze delle luci natalizie.
Affiancato dal saggio ed orgoglioso non vedente Lewis, Chris cerca di rimettere in sesto la propria vita, di costruirsi un nuovo modo di relazionarsi con il mondo esterno. E l’incontro con una feroce e sanguinaria banda di criminali sarà il grimaldello per scardinare quella porta chiusa che si affaccia sul futuro.
Scritto e diretto dall’esordiente Scott Frank, sceneggiatore di Out of Sight, Get Shorty, Minority Report, The Interpreter, con protagonista Joseph Gordon-Levitt una sorta di Keanu Reeves più acerbo ma fisicamente molto somigliante ed interprete emergente già visto nell’invisibile Mysteriuos Skin di Araki e Halloween H20 di Steve Miner, Sguardo nel vuoto è uno di quei film che meritano una visione partecipe e partecipata anche in questi giorni di inizio estate, per la solidità della sceneggiatura, dialoghi accattivanti ed una regia lineare, geometrica, pulita, attenta più alla messa in scena che non a colpire lo spettatore con inutili artifici estetici.
Irriconoscibile Jeff Daniels nelle vesti del non vedente Lewis, che come un novello Caronte aiuta il protagonista ad attraversare il guado che separa la vecchia vita dalla consapevolezza della nuova; una vita che nonostante l’handicap più psicologico che fisico, vale la pena di essere vissuta.
Tra tanti saldi di magazzino, un’opera capace comunque di rendersi interessante per i 100 minuti scarsi della sua durata, nonostante un finale forzatamente lieve e consolatorio. [fabio melandri]

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