La
giornalista Sadie (LUCY LIU) scopre l’esistenza di una
setta segreta che sta diventando una moda fra i giovani di
Los Angeles. Ma quando questi ragazzi iniziano a sparire,
per poi venire ritrovati morti, Sadie inizia a indagare. Tuttavia,
nel corso delle indagini, lei stessa diventa la preda del
‘guru’ che manipola gli adepti e che ha ordito
i violenti omicidi.
Un giorno Sadie si risveglia nel buio e scopre di non essere
più viva, ma di non essere ancora neanche completamente
morta. Vagando nel sordido mondo metropolitano di Los Angeles,
i suoi sensi si risvegliano: ha bisogno di calmare la sua
sete, e il sangue è l’unico nutrimento che desidera.
Ma come farà a uccidere gente innocente per soddisfare
la sua brama? E perché è ancora viva quando
dovrebbe essere morta?
Il detective Rawlins (MICHAEL CHIKLIS) ha perso la sua unica
figlia a causa della stessa setta. Distrutto dal dolore, intende
rintracciare l’omicida e farsi giustizia. Quando incontra
Sadie, inizialmente la scambia per un’assassina, ma
presto si renderà conto che la donna potrà condurlo
sulle tracce dei responsabili di questi odiosi delitti. Lui
e Sadie si uniscono in questa missione, spinti dallo stesso
desiderio: scovare il responsabile della setta e ucciderlo.
Uniranno le proprie forze nonostante Sadie sia tecnicamente
morta, come sua figlia.
Sadie e Rawlins stringono un accordo: uccideranno tutti i
membri della setta nella speranza di trovare il loro leader,
in modo da fermare il massacro di tanti innocenti.
NOTE
DI PRODUZIONE
Lo scrittore/regista Sebastian Gutierrez si cimenta per la
terza volta dietro la macchina da presa, dando vita a La
setta delle tenebre, dopo il fortunato esordio con
Judas Kiss e il film successivo
She Creature (HBO). Stimato scrittore
hollywoodiano, Gutierrez vanta sceneggiature di film quali
Gothika, The
Big Bounce e il remake di The
Eye.
Gutierrez
afferma di aver accettato con entusiasmo questa nuova regia,
sia perchè ama dirigere, sia perché è
un appassionato di film sui vampiri: “Il mito dei vampiri”,
spiega, “esiste in ogni cultura, ma non amo i cliché
dei denti canini e delle corone d’aglio; in quel caso
il film diventa kitsch e non fa più paura. La nostra
idea, invece, era di fare un film noir ambientato nel mondo
dei vampiri. Il risultato è un thriller molto inquietante”.
Lucy Liu ha immediatamente accettato di interpretare il ruolo
protagonista di ‘Sadie’. Spiega l’attrice:
“La prima volta che ho letto il copione erano le 3 di
notte e quindi mi sono totalmente calata in quella atmosfera.
Ma non si tratta esattamente un horror: il film possiede una
forte corrente emotiva, lo definirei piuttosto un noir”.
Continua Lucy Liu: “Ho incontrato Sebastian un paio
di giorni dopo e abbiamo preso accordi. Qualche volta, al
di là della validità di un lavoro, bisogna anche
entrare in sintonia con le persone coinvolte nel progetto,
e in questo senso, io e Sebastian, abbiamo trovato subito
una grande affinità”.
Racconta il coprotagonista Michael Chiklis: “Il copione
mi ha davvero ‘catturato’ e la presenza di Sebastian
mi ha convinto definitivamente. E’ un artista che vanta
una grande conoscenza del cinema. Mi ha infuso la certezza
che avrebbe realizzato un film bellissimo”.
Chiklis, che non era ancora mai apparso in un horror, continua:
“Mi ha colpito il fatto che la parola ‘vampiro’
non venga mai pronunciata nel film. Sebastian ha chiarito
subito che non ci sarebbero stati morsi sul collo, né
altre scene tipiche dei film sui vampiri più convenzionali.
Sarebbe stato un film particolare, un noir, e la sua idea
mi ha conquistato totalmente”.
Carla Gugino, che ha interpretato altri due film di Gutierrez,
dichiara: “E’ sempre eccitante far parte di un
progetto in cui il regista ha una visione molto chiara e definita.
In questo film, inoltre, abbiamo avuto un fantastico direttore
della fotografia, John Toll, e uno straordinario gruppo di
attori, che hanno collaborato fra loro in modo eccezionale”.
A proposito del premio Oscar John Toll, ASC, Chiklis concorda:
“John Toll è una leggenda. E’ forse uno
dei tre migliori direttori della fotografia viventi e certamente
uno dei miei preferiti. Desideravo da tempo lavorare con lui”.
Continua
Chiklis: “Il fascino di un noir è accentuato
dall’utilizzo delle ombre. In questo film non ci sono
effetti speciali; il regista ha lavorato con gli attori e
le macchine da presa, creando incredibili effetti di luce
e ombra, e inquietanti scene ambientate nell’oscurità.
I veri appassionati di cinema apprezzerranno molto questo
stile di regia”.
James D’Arcy, che recita il ruolo della terribile ‘mente’
della setta, afferma: “Questo è un noir ambientato
in una realtà surreale. Credo che definirlo un horror
o un film sui vampiri non renderebbe giustizia al lavoro di
Sebastian. Il tono del film è assai più ricco
e complesso di quello che questi due termini suggeriscono.
Il risultato infatti è molto avvincente ed emozionante”.
IL
TEMA DELLA VENDETTA
Lo scrittore/regista
Sebastian Gutierrez rivela: “LA SETTA DELLE TENEBRE
è un film in cui la cui protagonista è un serial
killer, e in cui il pubblico desidera che vengano commessi
gli omicidi. Se fosse solo incentrato sul tema della vendetta,
sarebbe un film d’azione, mentre a me interessa soprattutto
scavare nelle emozioni”.
Aggiunge: “La storia ruota intorno a una vicenda molto
triste: Sadie è morta. Indubbiamente, ciò che
di peggio può accadere. Ma Sadie vive ancora in un
limbo fra la vita e la morte e avvalendosi di questa nuova,
incredibile condizione, intende venire a capo degli eventi,
eliminando i responsabili del suo e degli altri omicidi, per
riuscire a trovare la pace in una morte vera. Il film è
permeato da un senso di terrore, di ingiustizia, di una fatalità
che non si può modificare, che si può solo accettare
… o vendicare”.
Spiega ancora Gutierrez: “La realtà è
che Sadie non voleva morire, infatti nel corso del film cerca
di farsi giustizia, nonostante la condizione in cui si trova.
Sadie vorrebbe tornare in vita ma non può. A questo
punto cosa può fare? Cosa può sperare? Cerca
di uccidersi ma non ci riesce, allora decide di vendicarsi”.
Sadie si trasforma quindi in una efferata killer in cerca
di giustizia. Spiega Lucy Liu: “Sadie è una persona
normale che è rimasta coinvolta in una situazione assurda.
E’
una persona forte che nel corso degli eventi diventa addirittura
una specie di soldato e di guerriero”.
Chiklis, noto per il suo ruolo di ‘Vic Mackey’
nel popolare show televisivo “The Shield”, parla
del personaggio del Detective Rawlins: “E’ diverso
da qualsiasi altro poliziotto che abbia mai interpretato;
forse è il più infelice, perché ha perso
tutto ciò che contava per lui, per colpa di questi
mostri. E’ stato ferito a morte, e vuole vendicarsi
contro chi ha ucciso sua figlia”.
Chiklis continua: “Il mio personaggio si comporta un
po’ come un vigilante in questo film. Tuttavia quando
incontra Sadie, nonostante la sua disperazione, inizia a nutrire
una flebile speranza, confrontandosi con qualcuno che è
ancora più disperato di lui. Il loro rapporto, inizialmente
sospettoso, si trasforma in una strana relazione che diventa
addirittura affettuosa”.
Liu concorda: “Il mio personaggio ha un obiettivo e
vuole andare fino in fondo. Anche Rawlins entra in scena con
lo stesso scopo. All’inizio si scontrano, poi diventano
amici”.
Gutierrez chiarisce il legame fra i due protagonisti: “E’
un rapporto molto incostante che attraversa varie fasi. Inizialmente
sono antagonisti, poi si crea fra loro una tensione di tipo
sessuale che evolve però in un rapporto paterno: passano
dalla sfiducia alla fiducia, è un legame molto ricco”.
Riassume infine: “La nostra protagonista all’inizio
sembra morta. In realtà appartiene a un mondo intermedio,
in cui non si trova né fra i vivi né fra i morti.
Quando se ne rende conto vuole adoperarsi in tutti i modi
per evitare che questo accada ad altri malcapitati”.
ESSERE O NON ESSERE UN VAMPIRO?
Lo scrittore/regista
Sebastian Gutierrez dichiara che la parola ‘vampiro’
non esiste nel copione. E’ un film che non presenta
gli ingredienti tipici dei film sui vampiri, come i morsi
sul collo e il sangue che sgorga. In questo film i vampiri
sono persone normale, come gli altri, anche fisicamente si
mescolano alla gente comune, non hanno quel pallore terreo
che li contraddistingue in altri film”.
Sorride: “Tuttavia ci sono un paio di convenzioni sui
vampiri di cui non potevamo fare a meno: ad esempio, i raggi
del sole, da cui devono sfuggire perché li feriscono”.
Liu dichiara: “E’ un film atipico perché
non ci sono denti aguzzi, né l’aglio intorno
al collo, o le croci”.
E la Gugino riflette: “E’ un film che gioca con
alcuni dei vecchi cliché, senza renderli ovvi”.
James D’Arcy, un attore inglese noto al pubblico americano
per il suo ruolo in “Master And Commander”, interpreta
‘Bishop’ e afferma: “Sebastian ha fatto
un lavoro magnifico nel creare un mondo di vampiri privo della
maggior parte dei cliché. Nel film non viene pronunciata
la parola vampiro, e nessuno dorme in una bara”.
Continua D’Arcy: “Nonostante il film sia basato
su una storia di pura fantasia, è stato ricreato un
ambiente totalmente realistico che consentirà al pubblico
la massima identificazione con personaggi ed eventi”.
UN
PICCOLO FILM CON GRANDI “CAMMEO”
Uno degli
aspetti più originali del copione di Sebastian Gutierrez
riguarda i ruoli interessanti creati dal filmmaker. Nel corso
del suo viaggio, Sadie incontra tanta gente intrigante, divertente
e stravagante. Grazie alla reputazione di Gutierrez a Hollywood,
non è stato difficile trovare gli attori giusti per
questi ruoli “cammeo”. Riflette il regista: “Forse
perché sono uno scrittore, provo molta empatia nei
confronti dei miei personaggi. Questo film non è in
alcun modo crudele, anche se ruota intorno ad eventi orribili
e violenti. Ma persino i cosiddetti malvagi hanno un lato
buono”.
Robert Forster, noto al pubblico soprattutto per la sua performance
nominata all’Oscar in “Jackie Brown”, apparirà
all’inizio del film in una breve ma importantissima
scena. Il pubblico vedrà anche Cameron Richardson,
interprete di “Point Pleasant”, al fianco di Forster,
in quella scena.
Samaire Armstrong, l’attrice di “The O.C.”
(Fox) e di “Entourage” (HBO), interpreta ‘Jenny’,
una delle vittime di Bishop che comprenderà a sue spese
le inquietanti parole del suo carnefice: “Il sesso e
la morte sono gli unici piaceri rimasti all’uomo”.
Vedremo inoltre Nick Lachey nel ruolo di Dwayne; l’attore
è stato ‘guest star’ di “Charmed”
e di “Bewitched” (2005).
Commenta lo scrittore/regista Gutierrez: “Nick è
molto divertente in questo ruolo, che presuppone una personalità
tenera ma un po’ ottusa”.
Un altro importante “cammeo” è l’icona
“gotica” Marilyn Manson, che ironicamente non
interpreta un vampiro, come probabilmente i suoi fan avrebbero
immaginato, bensì un barista! Dichiara Manson: “Ho
pensato che sarebbe stato spiritoso apparire in un film di
vampiri senza interpretare un vampiro!”
Da sempre appassionato di cinema, Manson continua: “Il
copione mi è piaciuto moltissimo perché tratta
il genere in mondo nuovo e intelligente”.
Commenta Gutierrez: “Penso che Manson si sia divertito
molto a recitare un personaggio assolutamente normale e non
uno dei tanti esseri strani che popolano il film. Non sono
certo che i suoi fan lo riconosceranno, perché non
è truccato come al solito, ma devo dire che è
stato davvero molto bravo”. Per quanto riguarda il suo
look nel film, Manson rivela: “Ero appena tornato dalla
mia tournèe in Russia e mi ero fatto crescere la barba;
quando la produzione l’ha saputo erano tutti molto eccitati
da questa novità. Volevo essere diverso da quello che
la gente poteva aspettarsi da me. Non ho neanche il rossetto!”
Per quanto riguarda l’esistenza dei vampiri, Manson
sorride ammiccante: “Se credo nei vampiri? Magari non
in quelli con le zanne ma senza dubbio esistono i vampiri…
si chiamano manager e avvocati!”
L’OCCASIONE
DI “LA SETTA DELLE TENEBRE”
Carla
Gugino che interpreta ‘Eve’, un membro della terribile
setta, suggerisce: “Credo che sia un film davvero spettacolare.
E’ sensuale, spaventoso e pieno di pathos. Tratta il
tema della colpa e della redenzione, nonché molti altri
temi importanti della vita”.
Dichiara Michael Chiklis: “I film horror e i ‘gialli’
saranno sempre amati dal pubblico perché a loro modo
esplorano la natura umana, specialmente quella dei giovani,
ponendo lo spettatore di fronte alle sue paure, ai lati oscuri
dell’uomo”.
Il regista Sebastian Gutierrez spiega: “Il ritmo del
film è sincopato e molti sono gli eventi surreali che
hanno luogo nel corso della storia, come in un incubo. Sadie
vive dei momenti claustrofobici in cui la storia non è
lineare, ma si ripiega nel passato per poi proseguire nel
futuro, spaziando in un arco temporale molto ampio, aiutandoci
a comprendere le varie fasi della vicenda”.