500
anni nel futuro, l’equipaggio della navicella di trasporto
Serenity è comandata dal capitano Malcom Reynolds, disilluso
veterano e reduce di guerre intergalattiche al servizio dell’Alleanza,
un’organizzazione con il compito di riportare la pace
e l’ordine nella galassia.
Con l’imbarco di due nuovi passeggeri, il capitano Reynolds
insieme al suo variegato equipaggio si ritroverà nel
bel mezzo di una battaglia incrociata tra l’esercito dell’Alleanza
e dei selvaggi cannibali.
Siamo nel campo dichiarato e scoperto del B-movie, che pesca
situazioni e personaggi nell’immaginario collettivo della
fantascienza da Guerre Stellari
(il capitano Reynolds riprende lo stesso spirito ironico e disincantato
di Han Solo) a Star Trek (i selvaggi
cannibali sembrano la versione degenerata dei ben più
famosi Klingon). I personaggi dipinti grossolanamente seguendo
i più classici degli stereotipi, sono come ritrovare
vecchi amici, di cui sai già praticamente tutto e di
cui segui le avventure con simpatia e divertimento.
Scritto e diretto da Joss Whedon (autore dei televisivi Buffy
l’Ammazzavampiri ed Angel)
il film low budget si avvale del contributo tecnico di professionisti
di primo piano come il direttore della Fotografia Jack N. Green
(Gli Spietati), lo scenografo Barry
Chusid (L’alba del giorno dopo),
la costumista Ruth Carter (Malcom X,
Amistad) e del produttore Barry
Mendel (Il sesto senso, Le
avventure acquatiche di Steve Zissou). Ed il film se
ne giova ampiamente grazie al contributo di dialoghi che sottolineano
il non-prendersi-troppo-sul-serio dell’operazione con
toni fumettistici e coloriture horror che mantengono desta l’attenzione
e la suspence per le quasi due ore di proiezione. [fabio
melandri]
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