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Anno
2011
Nazione
Italia
Genere
commedia
Durata
95
Uscita
18/11/2011
distribuzione
01 Distribution |
Regia |
Francesco Bruni
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Sceneggiatura |
Francesco Bruni
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Fotografia |
Arnaldo
Catinari |
Montaggio |
Marco
Spoletini
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Scenografia |
Roberto
De Angelis
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Costumi |
Cristina
La Parola
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Musica |
Amir Issaa |
Produzione |
IBC
Movie, Rai Cinema |
Interpreti |
Fabrizio
Bentivoglio, Barbora Bobulova, Filippo Scicchitano,
Giuseppe Guarino, Prince Manujibeya, Arianna Scommegna,
Giacomo Ceccarelli, Raffaella Lebboroni, Vinicio Marchioni
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Partendo
dal presupposto che non è un film impegnato né
un ritratto generazionale, ma una commedia leggera e girata
con linearità, “Scialla”
di Francesco Bruni (sceneggiatore storico di Paolo Virzì)
è una pellicola piacevole. Di quelle che quando esci
dal cinema pensi che ne è valsa la pena di pagare il
biglietto.
Bruno Beltrame (un dinoccolato
e credibile Fabrizio Bentivoglio) dopo essere stato insegnante
e scrittore, ha deciso di tornare a vivere nell’ombra.
Dà ripetizioni a liceali scansafatiche e scrive “i
libri degli altri”, le biografie di calciatori e personaggi
della televisione. Al momento sta lavorando alla vita della
pornostar slovacca Tina (una Barbora Bobulova in parte), ora
produttrice di film hard. La vita scorre anonima nel quartiere
romano di San Saba, tra colazioni “da segnare sul conto”
del Bar Brunori, ripetizioni vissute senza interesse e visioni
di ipnotiche partite di biliardo in tv. In questa routine
qualcosa deve scardinare la vita di Bruno: arriva l’adolescente
Luca (Filippo Scicchitano, calzante perché non recita
ma interpreta se stesso), uno dei suoi studenti, ma in realtà
anche il figlio che non ha mai saputo di avere. La madre,
incontro di una notte di Bruno, deve partire per sei mesi
come cooperante per l’Africa e chiede a lui di accudire
il ragazzo. Ovvio, la vita del disincantato Bruno viene prima
scombussolata, poi del tutto stravolta. A Luca non interessa
la scuola, vuole solo diventare un gangster, ma di quelli
veri. Per questo motivo entra in un giro pericoloso. Bruno,
diventato padre a tutti gli effetti, decide di aiutare il
ragazzo mettendosi di nuovo in gioco e facendo entrare nella
vita del ragazzo la voglia di farsi valere e di avere una
guida.
Con precisione di tratto, minuzia
di usi gergali, umorismo leggero che vive di situazioni e
divertenti momenti di vita quotidiana, Bruni fa rivivere sullo
schermo le vicende dei quindicenni romani. Un chiarimento
dallo stesso regista sul titolo: “Nel gergo giovanile
romano significa ‘stai calmo, rilassati’; più
o meno come il ‘take it easy’ americano. Secondo
alcuni è derivato dall’arabo inshallah. Per me
è un’espressione che ha diverse valenze: sorvolando
sul fatto che i miei figli me la rivolgono in media una ventina
di volte al giorno, mi piace l’invito alla moderazione
e al quieto vivere che contiene; infine, la considero anche
una sorta di manifesto poetico. Dopo aver a lungo riflettuto
sull’aggettivo da associare alla parola commedia per
definire il mio film, alla fine ho avuto un’illuminazione:
Scialla! è proprio un classico esempio di commedia
scialla”. Chissà che non sia proprio questo il
suo limite: un film troppo geograficamente inquadrato.
[valentina
venturi]
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