Alcune
persone ci mettono anni ad innamorarsi a prima vista... E’
quello che accade ad Oliver ed Emily nel nuovo film di Nigel
Cole (Svegliati Ned, Calendar Girls).
Nell’arco di 7 anni assistiamo al primo e fugace incontro
nella toilette di un aereo, ai loro primi fidanzamenti, progetti
professionali, viaggi nel deserto che si dipanano senza soluzione
di continuità tra Los Angeles, New York e San Francisco.
Uno stucchevole ‘prima ti lascio e poi ti riprendo’
dagli esiti scontati ed assai poco coinvolgenti.
Un film che ricorda sin troppo da vicino un piccolo gioiello
della commedia sofisticata sui sentimenti e rapporti uomo-donna
che era quel Harry ti presento Sally
a cui Sballati d’amore senza neanche troppi sotterfugi
si ispira e tende. Ma al posto di Meg Ryan e Billy Crystal,
qui abbiamo a che fare con l’insipido ed inespressivo
Ashton Kutcher (la faccia da ebete di questo attore - ? –
ci rende assai poco comprensibile la sua frequentazione con
il mondo del cinema, salvo giustificarlo con il fatto di convolare
a prossime nozze con Mrs Demi Moore) e la volenterosa ma poco
credibile Amanda Peet (che per trucco, situazioni e recitazione
sembra la Monica Geller di Friends).
Un film paratelevisivo che si trascina lungo una sceneggiatura
incapace di sbalzi inventivi, costruita con un accumulo di luoghi
comuni, un mix di già visto e già sentito che
anestetizza troppo presto anche l’attenzione dello spettatore
meglio disposto. Nigel Cole che aveva dato precedentemente prova
di leggerezza di narrazione sembra non riuscire a dominare il
pasticciaccio che gli è stata affidato, optando per una
messa in scena anonima e funzionale, finalizzata a portare a
casa il risultato minimo. [fabio
melandri]
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