Sin troppo
facile analizzare questo terzo e non conclusivo capitolo della
saga horror dell'Enigmista, nuova icona del cinema horror
contemporaneo, ricordando le leggi sui terzi capitoli esorcizzati
nella pellicola Scream 3 di Wes
Craven.
Chi ricorda le ricorda sa cosa attendersi da questa pellicola.
Chi non lo ricordasse, sappia che le morti si moltiplicano,
gli effetti raccapriccianti si elevano alla massima potenza,
la saga inizia a diventare sin troppo autoreferenziale secondo
un processo di autocannibalismo. Finita la materia innnovativa
a livello di racconto, la saga si ripiega su se stessa, andando
ad analizzare sotto un diverso punto di vista, i fatti accaduti
nei precedenti capitoli, al fine di spiegare l'origine e sopratutto
l'evoluzione del male.
"In questo film abbiamo disseminato numerosi riferimenti
ai primi due capitoli, inserendo diversi indizi ed enigmi."
Il fine è scavare nella psiche più profonda
dell'Enigmista, per un'opera che al di là di effetti
splatter a cui il regista non rinuncia negando praticamente
nulla allo spettatore - da piedi e corpi disarticolati, operazioni
al cervello in primo piano, carni strappate e lacerate, corpi
fatti saltare in aria - dall'altro si fa incredibilmente intimista,
scavando nel morboso e salvifico rapporto tra l'Enigmista
e la sua assistente Amanda.
Assieme alla sua nuova apprendista (Shawnee Smith), l’Enigmista,
il burattinaio che si cela dietro i giochi crudeli e contorti
che hanno terrorizzato un’intera comunità e sconcertato
la polizia, è riuscito ancora una volta ad evitare
la cattura e a svanire nel nulla. Mentre gli agenti locali
si danno da fare per trovarlo, la dottoressa Lynn Denlon (Bahar
Soomekh) e Jeff (Angus Macfayden) non sanno che stanno per
diventare le ultime pedine della sua perversa scacchiera.
Come il cancro che consuma il cervello del nostro serial killer,
anche Saw III consuma la materia
di cui è composta, seguendo il solito schema ad incastro
ed incroci, in cui tutti i pezzi trovano il proprio giusto
collocamento alla conclusione di questo emoglubinico puzzle.
Non tutto fila per il verso giusto, ma gustandosi il film
di pancia e tralasciando ragionamenti logici e razionali,
Saw III mantiene quanto promesso,
risultando uno dei migliori terzi capitoli di saghe horror.
Il gioco è iniziato a te ora la scelta: vivere o morire...
[fabio melandri]
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