Sacro e profano
Filth And Wisdom
Regia
Madonna
Sceneggiatura
Madonna, Dan Cadan
Fotografia
Tim Maurice Jones
Montaggio
Russell Icke
Scenografia
Gideon Ponte
Costumi
B.
Musica
Gogol Bordello
Interpreti
Eugene Hutz, Holly Weston, Vicky McClure, Richard E. Grant, Inder Manocha, Elliot Levey,
Francesca Kingdon, Clare Wilkie, Stephen Graham, Hannah Walters, Shobu Kapoor, Ade
Produzione
Semtex Films, Exposure/HSI
Anno
2008
Nazione
UK
Genere
commedia
Durata
81'
Distribuzione
Sacher Distribuzione
Uscita
12-06-2009
Giudizio
Media

“Tutto è iniziato come per un "corto", ma poi mi sono innamorata dei personaggi e ho voluto farli vivere più a lungo, così ne ho creati di nuovi e il "triangolo" A.K.- Holly - Juliette è cresciuto.
Terminato il film mi sono resa conto che ognuno di loro rappresenta un aspetto della mia personalità e così l'esperienza si è rivelata tanto artistica quanto terapeutica...”
Così Madonna, qui al debutto dietro la macchina da presa, descrive questa sua opera prima costruita ad arte sulla presenza scenica del suo protagonista, quel Eugene Hutz (Ogni cosa è illuminata) fondatore e cantante dell'acclamato gruppo newyorkese di musica punk-rock-gitana dei Gogol Bordello, le cui sonorità accompagnano le immagini di storie uniche e universali attraverso la vita quotidiana - buffa, a volte tragica, ma sempre terribilmente autentica - dei suoi protagonisti. A.K. (Eugene Hutz) è un musicista costretto a soddisfare i fantasmi sadomaso dei suoi clienti per poter finanziare le prove del suo gruppo punk-gitano. Juliette (Vicky McClure) lavora in farmacia ma sogna di fare la volontaria in Africa. Holly (Holly Weston) è una ballerina classica che, per pagare l'affitto, inizia una carriera inaspettatamente brillante come lap dancer. Attorno a loro una Londra colorata, multietnica, abitata da personaggi folkloristici.
Coadiuvata dal direttore della fotografia Tim Maurice Jones, stretto collaboratore dell’ex marito Gay Ritche, al quale si deve l’estetica del film, Madonna tende a mettere in scena un raccontino morale che è quasi un summa della sua vita artistica e privata, dove eccessi e normalità, atteggiamenti peccaminosi e quotidianità, paradiso ed inferno sono solo facce della medesima medaglia.
Nulla di nuovo sotto il sole in verità. E se la sovrastruttura ideologica del film è deboluccia, rimane negli occhi la personalità di Eugene Hutz, e nelle orecchie le sonorità gitane del suo gruppo Gogol Bordello (di cui è vivamente consigliato l’ascolto), che si divora letteralmente la pellicola ed i suoi coprotagonisti. Luci ed ombre. [fabio melandri]