Squadra
vincente non si cambia. Sarà stata questa la considerazione
che hanno fatto produzione e regia della pellicola d’azione
Rush Hour 3 - Missione Parigi.
E non hanno avuto torto.
Torna l’improbabile coppia mista composta dal cinese
Lee (Jackie Chan) e dall’americano Carter (Chris Tucker),
questa volta tra le strade e i monumenti di Parigi in cerca
della pericolosa Triade cinese. Nonostante sia il terzo capitolo,
il ritmo è sempre incalzante e la regia di Brett Ratner
si conferma pulita e attenta a cogliere ogni azione, capriola,
inseguimento o scena spettacolare – anche se a volte
si coglie l’utilizzo del Green Screen.
La storia di Rush Hour 3 - Missione
Parigi si svolge sei anni dopo che Carter e Lee si
sono imbarcati sull’aereo diretto a New York, nella
scena finale di Colpo grosso al Drago
Rosso – Rush Hour 2. Carter è ancora un
poliziotto a New York, dirige il traffico in un modo molto
personale... Lee è invece ispettore capo: segue l’ambasciatore
Han durante la prima udienza della Corte Penale Internazionale.
Il politico è a capo di un’indagine sulle Triadi:
durante l’incontro dovrebbe rivelare l’identità
di Shy Shen, presenza enigmatica e fulcro della potente banda
criminale. La rivelazione non avverrà: la Triade assolda
un cecchino che ferisce gravemente Han e che ben presto si
scopre avere profondi legami con il passato di Lee.
Da questo momento il gioco si fa duro. I due poliziotti iniziano
le loro personalissime e poco consone indagini per trovare
e comprendere le informazioni su Shy Shen. Le ricerche li
conducono a Parigi. Da seguire il dialogo in francese con
una suora che traduce e censura le frasi di un assassino.
Nella capitale Carter e Lee incontrano persone pericolose,
come la cinese che all’improvviso utilizza lo Shan,
il ventaglio che nasconde pugnali. Il classico scontro culturale
tra America e Francia viene risolto con battute e dialoghi
pungenti.
Il ruolo più divertente è di certo quello di
Yvan Attal. L’attore e regista francese (è suo
Mia moglie è un’attrice,
con Charlotte Gainsbourg, sua sposa nella realtà) è
George, tassista contro la guerra e contro gli americani.
Dal rifiuto iniziale, a poco a poco si fa prendere la mano
da inseguimenti e sparatorie, al punto da avere un ruolo fondamentale…
Altro spassoso cameo quello di Roman Polanski, premio Oscar
per Il pianista: è il
signor Revi, ispettore della polizia francese che riserva
ai due stranieri un’accoglienza difficilmente dimenticabile.
Gli inseguimenti sono molti, a piedi e in macchina, ma forse
il più spettacolare è quello sulla Torre Eiffel.
Una lunga sequenza di combattimenti, lotte e acrobazie, si
conclude con il volo nel vuoto di Carter e Lee dalla cima
della Torre, con raffiche di vento a 50 km orari, utilizzando
la bandiera francese come paracadute.
A completare il cast ci sono altri attori famosi. Ad esempio
Hiroyuki Sanada nei panni di Kenji e Youki Kudon che interpreta
Jasmine, la proprietaria di un locale notturno. Infine l’attore
candidato all’Oscar Max von Sydow che offre il suo stile
inconfondibile per dare vita a Reynard, il capo della Corte
Penale Internazionale.
[valentina venturi]