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Anno
2011
Nazione
Italia
Genere
drammatico
Durata
100'
Uscita
2/09/2011
distribuzione
FANDANGO |
Regia |
Daniele
Gaglianone |
Sceneggiatura |
Daniele
Gaglianone, Giaime Alonge, Alessandro Scippa |
Fotografia |
Gherardo
Gossi |
Montaggio |
Enrico
Giovannone |
Scenografia |
Marta
Maffucci |
Costumi |
Lina
Fucà,
Francesca Tessari |
Musica |
Vasco Brondi,
Le Luci della Centrale Elettrica |
Produzione |
Fandango,
Zaroff,
Rai Cinema |
Interpreti |
Filippo
Timi,
Stefano Accorsi,
Valerio Mastandrea, Valeria Solarino |
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Siamo
in una città del nord Italia alla fine degli anni settanta.
Durante una calda estate in un quartiere di periferia abitato
da immigrati meridionali e del nord est, in una piccola babele
linguistica, la banda capitanata dal siciliano Carmine passa
il tempo tra giochi e scontri con altre piccole bande. Giocano
a fare gli adulti per sentirsi grandi, soprattutto nel loro
luogo mitico, il loro regno, il Castello, due vecchi silos arrugginiti
sui quali col tempo si sono accatastati rottami e ferraglia.
Quell’estate, un nuovo medico arriva nel quartiere; il
dottor Boldrini, un elegante e aristocratico signore. La gente
della zona, socialmente assai più modesta, prova soggezione
e ammirazione per il medico. Solo Carmine e i suoi piccoli amici,
Sandro, Cinzia, Betta, Andrea e Tonio, si renderanno drammaticamente
conto della reale natura di quest’uomo. Quando il dottore
rapirà la sorellina di Carmine, Rosalia, per “mangiarsela”,
lo scontro con il Male sarà inevitabile.
Tre decenni più tardi, lontano da quell’estate,
tre adulti alle prese con il quotidiano delle loro vite. Sono
Carmine, Sandro e Cinzia.
Il primo passa la sua giornata al bar a bere, a perdere tempo,
ad inveire contro il mondo tutto il suo rancore. Il secondo
è nel suo piccolo e disordinato appartamento insieme
al figlio di 5 anni e, invece di lavorare, si lascia trascinare
in un gioco infantile, la caccia al “Drago Nero”.
La terza è impegnata in un consiglio di classe di scuola
media, un appuntamento caratterizzato dal torpore della routine.
Per tutti e tre, improvvisamente e in modi diversi, l’eco
di quell’estate violenta entrerà inesorabile nelle
loro vite apparentemente normalizzate. |