A
John Turturro la musica deve proprio piacere. Già in
Illuminata, il suo secondo film
da regista dopo Mac, lo si percepiva.
Con Romance & Cigarettes,
musical proletario sui turbamenti di un adultero pentito,
se ne ha la conferma definitiva.
Appassionato di Fellini, Powell, Pressburger e Bunuel, Turturro
ha pensato bene di realizzare una commedia che non fosse solo
una commedia ma anche una tragedia che non fosse solo una
tragedia ma anche un musical.
Insomma per Turturro un film deve avere trama, poesia, carattere
ma anche danza e musica. Romance &
Cigarettes è tutto questo con in più
una certa irriverenza, a tratti anche scurrile. Turturro si
esprime musicalmente. Da James Brown a Janis Joplin passando
attraverso Tom Jones e Bruce Springteen. La musica illumina
i sogni. E le speranze. E in questo esce fuori il carattere
estremamente proletario dell'opera. Un film sulla classe lavoratrice:
quando le persone non hanno soldi evadono con la musica. Dai
neri nei campi di cotone agli operai delle fabbriche la canzone
ha sempre rappresentato l’anelito alla libertà.
E per Turturro la canzone ha la stessa valenza della preghiera.
Si canta quando si sta male. Si canta quando si è felici.
Si canta quando si sogna. Si canta quando si è disperati.
Decisamente spiazzante un film del genere all’interno
della competizione del Festival di Venezia, una commedia romantica
strabordante, poco orecchiabile e imperfetta, che deraglia
forse nell’ultima parte quando vira al dramma, ma che
ha i suoi momenti irresistibili e in ogni caso si lascia guardare
volentieri.
[marco catola]