Robin Hood
id.
Regia
Ridley Scott
Sceneggiatura
Brian Helgeland
Fotografia
John Mathieson
Montaggio
Pietro Scalia
Scenografia
Sonja Klaus
Costumi
Janty Yates
Musica
Marc Streitenfeld
Interpreti
Russell Crowe, Cate Blanchett, Mark Strong, Matthew Macfadyen, Kevin Durand,
Danny Huston, William Hurt, Max Von Sydow, Scott Grimes, Oscar Isaac
Produzione
Imagine Entertainment, Scott Free Productions, Universal Pictures
Anno
2010
Nazione
USA, UK
Genere
avventura
Durata
131'
Distribuzione
Universal Pictures
Uscita
12-05-2010
Giudizio
Media

Se quello dei francesi lungo le bianche scogliere di Dover sembra uno sbarco in Normandia ante litteram, mutatis mutandis ci appare un “Salvate il soldato Ryan” ambientato negli anni della Magna Carta. Il nuovo kolossal di Rydley Scott, interpretato ancora una volta dall'attore feticcio Russell Crowe è la trentaquattresima versione del mito dell'arciere che rubava ai ricchi per dare ai poveri: Robin Hood. Siamo nel XIII secolo: l'Inghilterra, indebolita da decenni di guerre, è vulnerabile agli attacchi francesi e al rischio di rivolte interne per le forti tassazioni. Nella foresta vicina alla città di Nottingham l'arciere Robin Hood forma una banda che si opporrà all'invasione francese con l'aiuto dei baroni inglesi e al pessimo governo del successore di Re Riccardo I, il fratello Giovanni (Oscar Isaac). Questa volta la consolidata coppia de “Il Gladiatore” ha voluto mettere in evidenza la parte storica della vicenda. Regista, produttore (Brian Grazer) e sceneggiatore (Brian Helgeland) hanno dato importanza a come una persona “normale” possa trasformarsi in un difensore degli oppressi.
Per prepararsi al ruolo Crowe ha letto più di 30 libri su Robin Hood e sul periodo compreso tra la fine del dodicesimo secolo e gli inizi del tredicesimo. Durante tutta la lunga pellicola (un po' più di due ore), ci si lascia travolgere dalle espressioni sornione e divertite di Crowe, ma si ha sempre e comunque la sensazione che a breve verrà “scatenato l'inferno”. La parte di Lady Marion è affidata a Cate Blanchett: una Marion volitiva, energica, ma nello stesso tempo pronta a lasciarsi andare nelle braccia di Robin. ”Visto che Russell e Ridley hanno realizzato insieme così tanti film che vanno dritti al sodo della storia – dichiara la Blanchett -, trovavo la cosa molto emozionante”. Sulle modifiche apportate alla leggendaria vita di Hood, l'attrice sottolinea che “non esiste una unica verità. È una costruzione narrativa senza tempo e ogni epoca imprime il suo marchio di fabbrica su una storia archetipa come questa”.
Un film completo, ricco, ben diretto, coadiuvato dal montaggio serrato ed impeccabile di Scalia, che in teoria non dovrebbe lasciare adito a momenti di noia. Eppure sembra tutto già visto; si ha la sensazione che il regista di “Blade Runner” (1982) abbia realizzato la pellicola con un la mano sinistra, usando molta tecnica e poca passione. [valentina venturi]