Il riccio
Le herisson
Regia
Mona Achache
Sceneggiatura
Mona Achache da L’eleganza del riccio di Muriel Barberys
Fotografia
Patrick Blossier
Montaggio
Julia Grégory
Scenografia
Yves Brover
Costumi
Catherine Bouchard
Musica
Gabriel Yared
Interpreti
Josiane Balasko, Garance Le Guillermic, Togo Igawa, Anne Brochet, Ariane Ascaride
Produzione
Les Films des Tournelles, Pathé, France 2 Cinéma, Eagle Pictures, Topaze Bleue, Banque Populaire Images 9, Canal +, Cinecinema, France 2
Anno
2009
Nazione
Francia
Genere
drammatico
Durata
100'
Distribuzione
Eagle Pictures
Uscita
05-01-2010
Giudizio
Media

Tre personaggi diversi tra loro per età, estrazione sociale e nascita si incontrano in uno stabile signorile parigino, in rue de Grenelle 7. Sono una dodicenne di nome Paloma Josse (Garance Le Guillermic, perfettamente immedesimata nella parte), razionale e analitica adolescente, fermamente decisa a morire allo scoccare del 16 giugno, giorno del suo tredicesimo compleanno, perché non desidera vivere “come un pesce in una boccia”; una portinaia cinquantenne Renée Michel (Josiane Balasko, l’espressione che vince sulle parole è quello che serviva) desiderosa di rimanere in disparte, per non smentire lo stereotipo della portinaia: la rassicurante quanto falsa immagine di donna senza identità né desideri; infine l’elegante e enigmatico Monsieur Kakuro Ozu (Togo Igawa), nuovo inquilino dello stabile di origini giapponesi, con una sensibilità rara, in grado di cogliere le sfumature altrui e di farsi incuriosire. I tre protagonisti hanno davvero poco in comune, se non il palazzo dove ruotano le loro esistenze diverse. Eppure, come una favola, l’amore unirà i loro pensieri e darà alla piccola Paloma la voglia di vivere.
Il riccio è tratto dal best seller L’eleganza del riccio, scritto da Muriel Barbery. Come sempre è difficile trasporre sul grande schermo un testo scritto, ma il tentativo di Achache è quasi completamente riuscito. Nonostante l’iniziale protagonismo narrativo della dodicenne (nel romanzo i pensieri e la vita delle due protagoniste camminano parallele e la dodicenne non riprende ma scrive la vita che la circonda), poi la storia prende corpo e diventa possibile rivivere i momenti salienti del romanzo.
L’arrivo dell’inquilino nipponico è forse troppo repentino, ma è il cinema bellezza! Non si possono rispettare i tempi di un libro. Ad arricchire visivamente la pellicola ci sono delle sequenze animate, una vera emanazione dei pensieri e dei desideri di Paloma sulle pareti e nella realtà. La regia dei disegni è di Cécile Rousset. [valentina venturi]