Ricatto d'amore
The Proposal
Regia
Anne Fletcher
Sceneggiatura
Peter Chiarelli
Fotografia
Oliver Stapleton
Montaggio
Priscilla Nedd-Friendly
Scenografia
Nelson Coates
Costumi
Catherine Marie Thomas
Musica
Aaron Zigman
Interpreti
Sandra Bullock, Ryan Reynolds, Mary Steenburgen, Craig T. Nelson, Betty White,
Denis O'Hare, Malin Akerman, Oscar Nuñez, Aasif Mandvi, Niecy Nash
Produzione
Mandeville Films, Touchstone Pictures
Anno
2009
Nazione
Italia
Genere
commedia
Durata
107'
Distribuzione
Walt Disney Studios Motion Pictures
Uscita
03-09-2009
Giudizio
Media

Andrew Paxton (Ryan Reynolds, per ora noto soprattutto per essere il consorte di Scarlett Johansson) è un giovane impiegato newyorkese di una grande casa editrice. Da tre anni è l’assistente di Margaret (Sandra Bullocks), donna in carriera, arrivista e senza scrupoli che lo comanda a bacchetta
. Ma la neo Miranda non è americana, ha origini canadesi e il suo visto è scaduto. Deve necessariamente tornare per un anno in Canada avendo violato le regole dell’immigrazione. Questo significa perdere il posto di lavoro e il prestigio raggiunti. A meno che non si sposi con un americano… Chi meglio del servile Andrew può risolverle tutti i problemi? O la sposa facendola diventare cittadina americana, o lo licenzia. Al sottoposto non resta altro che stare al gioco, ponendo però con scaltrezza delle rigide condizioni, tra cui un viaggio in Alaska (paese d'origine del ragazzo) per festeggiare i novant’anni della nonna. Con riluttanza Margaret e Andrew giurano di portare fino in fondi il piano, ma l’accogliente e stravagante famiglia Paxton stravolge i loro piani.
Un pasticcio mal riuscito, ecco cosa è la pellicola diretta da Anne Fletcher. L’autrice di 27 volte in bianco realizza un desolante mix di altri film comici, tutti dominati dal lieto fine. Pellicole come Una donna in carriera, Green Card, Il diavolo veste Prada e Ti presento i miei, sono il puzzle di Ricatto d’amore, commedia incentrata sui battibecchi dei due protagonisti che all’inizio si odiano e alla fine non possono fare a meno di ammettere che ‘stranamente’ la scintilla è scoccata.
Ad aggravare la situazione c’è la sceneggiatura di Peter Chiarelli: senza mordente, a volte sciocca e inadatta a tenere il ritmo che al contrario il genere richiederebbe. La Bullock sembra spinta da una forza sovrannaturale che la obbliga ad essere simpatica a tutti i costi. Eppure le scene dello spogliarello o del balletto nel bosco lasciano dubbiosi sulla funzionalità narrativa e stupefatti per l’inutilità. Un film evitabile. [valentina venturi]