“Si
tratta di un film a metà tra Ransom-Il
Riscatto e The Omen -
spiega il produttore Paul Brooks - E’ un richiamo a
registi come Richard Donner (The Omen)
e Mervyn LeRoy (Il Giglio Nero)
ma con un taglio più moderno. Parla di quello che accade
quando le persone rimangono intrappolate a causa delle loro
stesse azioni.” Ancora: “Il film è imperniato
sulla figura del bambino e su una serie di personaggi intelligenti
con i quali le persone possano identificarsi,” azzarda
un secondo produttore Damon Lee.
Della serie: le vie per l’inferno sono lastricate di
buone intenzioni… che rimangono sulla carta. Il respiro
del diavolo è un mediocre prodotto girato per la televisione
e riciclato sul grande schermo grazie alla presenza-esca di
Josh Holloway (il Sawyer di Lost),
qui nei panni di un ex galeotto appena uscito di prigione
e fortemente intenzionato a rifarsi una vita… onesta.
Intenzione che resiste l’arco di dieci minuti dieci,
il tempo di un rifiuto di prestito in banca per acquistare
un ristorante, per gettarsi nella classica offerta di un lavoretto
facile facile: rapire un innocuo ragazzino e chiedere un riscatto
alla sua facoltosa famiglia. Peccato però che il ragazzino
si mostrerà molto più intelligente e diabolico
rispetto alla sua età, e la banda di sequestratori
si rivelerà assai più stupida ed inetta degli
apprendisti furfanti di Mamma ho perso
l’aereo.
Dei personaggi intelligenti di cui prima si è persa
ogni traccia, forse rimasti nella penna dello sceneggiatore
Christopher Borrelli all’interno del suo castello a
Beverly Hills, mentre le occhiatacce del ragazzino, Blake
Woodruff, riescono ad assumere espressività solo attraverso
gli effetti speciali usati con una certa parsimonia. Per il
resto il film acclude ogni stereotipo del genere horror-demoniaco,
senza farsi mancare di nulla all’interno di un vuoto
pneumatico di idee, creatività, intelligenza, suspence.
Classico fondo di magazzino uscito in anticipo rispetto la
calda stagione estiva che dovrà arrivare. Peccato veder
coinvolto in tale operazione un Signor Direttore della fotografia
come Dean Cundey (The Fog, Halloween,
La cosa con Carpenter; Chi
ha incastrato Roger Rabbit; Jurassic
Park; Apollo 13;
la trilogia di Ritorno al Futuro)
. [fabio melandri]