Ray
id.
Regia
Taylor Hackford
Sceneggiatura
James L. White
Fotografia
Pawel Edelman
Montaggio
Paul Hirsch
Musica
Craig Armstrong, Ray Charles
Interpreti
Jamie Foxx, Regina King, Clifton Powell, Kerry Washington
Anno
2004
Durata
152'
Nazione
USA
Genere
biografico
Distribuzione
UIP

Difficile parlare di questo film rimanendo obiettivi, senza subire la fascinazione di tre ore di quasi ininterrotta colonna sonora a base di "Georgia on my mind", "I can't stop loving you", e via di seguito e accusando il film di essere troppo didascalico?
La vita di Ray Robinson Charles è stata già di per sé un grande film, epico, tragico e sentimentale; perché aggiungere qualcos'altro? Già cercare di raccontarla prestando attenzione alla cura dei dettagli, delle ambientazioni, dei tic del protagonista (ed i suoi non trascurabili vizi) è una cosa non da poco, ed Hackford in questo è stato abile (quanto il protagonista Jamie Foxx). Due gli elementi a favore dell'opera: i flashback alla ricerca di un coloratissimo, gravoso e determinante passato; la scelta di concentrare l'azione in un periodo abbastanza ristretto, rispetto alla vita di "The Genius": quello in cui emergono tutta la carica rivoluzionaria del suo messaggio musicale e tutte le principali problematiche della sua vita d'artista. Anche solo per le quasi tre ore di "musica dell'anima" (o del diavolo, scegliete voi.), un film che merita di essere visto. [matteo lenzi]