I ragazzi stanno bene
The Kids Are All Right
Regia
Lisa Cholodenko
Sceneggiatura
Lisa Cholodenko, Stuart Blumberg
Fotografia
Igor Jadue-Lillo
Montaggio
Jeffrey M. Werner
Scenografia
Julie Berghoff
Costumi
Mary Claire Hannan
Musica
Carter Burwell
Interpreti

Annette Bening, Eddie Hassell, Josh Hutcherson, Julianne Moore, Kunal Sharma
Mark Ruffalo, Mia Wasikowska, Yaya DaCostan

Produzione
FOCUS FEATURES, GILBERT FILMS, SAINT AIRE PRODUCTIONS, ARTIST INTERNATIONAL,
10TH HOLE PRODUCTIONS, ANTIDOTE FILMS, MANDALAY VISION
Anno
2010
Nazione
USA
Genere
commedia
Durata

106'

Distribuzione
Lucky Red
Uscita
11-03-2011
Giudizio
Media

Mentre in Italia si afferma con veemenza da parte del Presidente del Consiglio che mai e poi mai si darà l'opportunità a un single, o peggio una coppia che non sia formata da un uomo e una donna, di adottare figli, in difesa di un'idea assai conservatrice di “famiglia”, negli Stati Uniti d'America di Barack Obama esce un film come I ragazzi stanno bene in cui si mostra una famiglia assai particolare. Ora che questa possa essere permessa dalla legislazione americana qualche dubbio in noi nasce, che sia una famiglia capace di “esistere” solo sul grande schermo certezze non ne abbiamo ma insomma... ad ogni modo è proprio il concetto di famiglia, inteso come istituto, ad essere messo al centro dell'azione.
I fatti: Nic e Jules (Annette Bening e Julianne Moore) sono sposate e vivono in un’accogliente casetta fuori città nella California del Sud insieme ai loro figli adolescenti, Joni e Laser. Nic e Jules hanno fatto nascere, hanno cresciuto i loro figli e sono riuscite a creare una vera famiglia composta da loro quattro, senza la presenza di una figura maschile a fianco. Ma quando Joni si prepara ad andarsene per frequentare il college, il fratello quindicenne Laser la convince a fargli un grande favore. Vuole che Joni, ora diciottenne, lo aiuti a rintracciare il loro padre biologico; i due adolescenti sono stati concepiti infatti grazie all’inseminazione artificiale.
Sebbene poco convinta, Joni mantiene fede alla promessa fatta al fratello e riesce a prendere contatti con il loro “bio-papà” Paul (Mark Ruffalo), uno spensierato ristoratore. I due ragazzi resteranno molto affascinati dallo stile di vita indipendente, da scapolo incallito di Paul, così come Jules, che sta cercando di iniziare una nuova carriera come progettista di giardini, sentirà il desiderio di essere amica di Paul. Ma quando Paul farà il suo ingresso nella vita dell’atipico quartetto, inizierà per tutti loro un nuovo, inaspettato capitolo, in cui i legami di famiglia dovranno essere definiti, ridefiniti e ri-ri-definiti ancora.
Da quante persone può essere composta una famiglia? Quanto pesa, nella crescita psicologica di un/a ragazzo/a la presenza di una figura maschile, ovvero qual'è il peso specifico del ruolo del padre? Queste sono alcune delle domande che il film I ragazzi stanno bene, ben accolto all'ultimo Festival del Cinema di Roma, pone senza dare per forza una risposta assolutistica. La pellicola, scritta e diretta da Lisa Cholodenko è una commedia che segue un canovaccio ben riconoscibile, in cui innesta problematiche non comuni, portate avanti da un gruppo di attrici in stato di grazia attraverso una sceneggiatura calibratissima nel sottolineare i toni leggeri senza cadere nella facile macchietta e dosando il peso drammatico senza scadere nel melò. Il punto debole è questo suo essere un po' troppo cerchio-bottista, semplicciotto in alcuni passaggi che però si fanno perdonare per il tono leggero e che non si prende mai troppo sul serio dell'insieme. Il punto di forza è che dopo poco ci si dimentica di avere a che fare con una coppia di mamme per concentrasi sulle dinamiche familiari che sono quelle assai note e riconoscibili nella vita di ognuno. Non sorprende quindi il finale assai conservatore nonostante il tono progressista della commedia. [maria mineo]