Quel nano infame
Little Man
Regia
Keenen Ivory Wayans
Sceneggiatura
S. Wayans, M. Wayans,
Keenen Ivory Wayans
Fotografia
Steven Bernstein
Montaggio
Nick Moore
Musica
Teddy Castellucci
Interpreti
Shawn Wayans, Marlon Wayans, Kerry Washington, Tracy Morgan
Anno
2006
Durata
102'
Nazione
USA
Genere
commedia
Distribuzione
Sony Pictures Releasing

Un malavitoso lillipuziano alto meno di un metro. Un giovane marito ansioso di diventare padre. Una moglie in carriera che vorrebbe un’affermazione professionale prima di sperimentare le gioie date dalla maternità. Un nonnetto arzillo e sospettoso.
Questi i personaggi principali che si intrecciano e danno vita alla commedia Quel nano infame (Little Man) ideata, prodotta e interpretata dalla famiglia Wayans.
Due sposini si ritrovano invischiati in rocambolesche vicissitudini e pericolosi intrighi quando trovano fuori dalla propria soglia di casa un bebè abbandonato e decidono di prenderlo con loro, accogliendolo in casa. La giovane coppia si ritrova a dover affrontare una marea di guai per l’apparentemente innocuo bimbetto catapultatosi di colpo nella loro vita.
In realtà l’infante è un duro e cinico ladruncolo di professione che si è camuffato da neonato per recuperare un diamante rubato finito per caso nelle tasche degli ignari aspiranti genitori. Da qui si sviluppa il resto della storia su equivoci e malintesi.
Da sottolineare la difficoltà che ha incontrato Marlon Wayans nell’interpretare il “nano infame”.
Nella recitazione ha dovuto usare solo la testa senza potersi aiutare con il corpo. L’attore “ha trasformato il proprio viso in una maschera incredibilmente plastica da cartone animato”, spiega il produttore Rick Alvarez, per potenziare al massimo la sua capacità espressiva tutta racchiusa nella sua mimica facciale.
Un’altra difficoltà incontrata da parte dei due fratelli protagonisti della storia è quella di non aver mai girato insieme una sola scena, situazione in cui è complicato mantenere lo stesso ritmo, soprattutto per Marlon che ha recitato in un isolamento totale. Ma nonostante la bravura degli interpreti nel superare tali difficoltà tecniche, la figura del nano rimane sempre innaturale e poco realistica.
Nel complesso il risultato è davvero scadente. Oltre alle battute di cattivo gusto e di facile effetto, la trama non ha nulla di veramente nuovo, le gag ripercorrono molti luoghi comuni e si muovono su tracciati già battuti in precedenza, in modo più originale e intelligente, da altre pellicole.
Nessuna emozione, il cervello si spegne e si ha la sensazione di perdere soltanto del tempo.
Un film noioso e insipido. Davvero difficile rimaner seduti e vederlo fino alla fine.
[vanessa menicucci]