Tre amiche,
un dolore, un viaggio, molte riflessioni.
Arvilla Holden (Jessica Lange) ha appena perso il marito e
l’odiosa figlia di lui la minaccia di toglierle la casa
se non le restituisce le ceneri del padre, il punto è
che Arvilla ha promesso al marito di spargere al vento le
sue ceneri perché lui, grande viaggiatore nella vita,
potesse tornare a viaggiare per sempre.
Piena di dubbi parte in macchina dall’Idaho verso Santa
Barbara per portare le ceneri dell’amato alla famiglia
d’origine, accompagnata dalle amiche di tutta la vita:
Margene (Kathy Bates), un single attempatella, fuori forma
e piena di verve ed ironia e Carol (Joan Allen) timida madre
di famiglia sostenuta da valori incrollabili che le danno
sicurezza. Il viaggio, ricco di incontri e contrattempi sarà
l’occasione per riflettere e scegliere tra ideali e
praticità.
Un film sorretto da una regia pulita e da una fotografia appropriata
insieme ad una sceneggiatura magari non ricchissima di spunti,
ma solida, che non lascia margini di dubbio ed esaurisce bene
la storia centrale e le microstorie che di volta in volta
si legano al filo principale.
Ben recitata sia dalle protagoniste che dai comprimari; d’altronde
nessuno di loro è l’ultimo arrivato di Hollywood!
La pellicola riesce a parlare degli ideali di una generazione
Americana che sta invecchiando senza cadere nel tranello del
“come eravamo”.
Jessica Lange brava nel ruolo di una donna combattuta tra
la fedeltà a se stessa, a l’uomo che ha amato,
ad un ideale di libertà condiviso con lui e la necessità
di una scelta dettata dalla logica e dalla razionalità.
Kathy Bates, ottima nel ruolo della spalla che porta ironia
e buon senso al terzetto, gigioneggia ogni tanto con la cinepresa,
ma se lo può permettere; Joan Allen completa il terzetto
regalando quelle sfumature puritane che caratterizzano una
parte della società statunitense.
Intelligenti ed equilibratrici le figure maschili piccole
ma fondamentali nel determinare con la loro testimonianza
di vita le scelte finali della protagonista; interpretate
da Tom Skerrit (M.A.S.H., Harold e Maud, Alien) e dal giovane
Viktor Rasuk.
Un film onesto, senza le pretese del capolavoro, ma fatto
con impegno e correttezza. Si lascia guardare.
[jacopo angiolini]