Quantum of Solace
id.
Regia
Marc Forster
Sceneggiatura
Paul Haggis, Neal Purvis,
Robert Wade
Fotografia
Roberto Schaefer
Montaggio
Richard Pearson, Matt Chesse
Scenografia
Dennis Gassner
Costumi
Louise Frogley
Musica
David Arnold
Interpreti
Daniel Craig, Olga Kurylenko, Gemma Arterton, Judi Dench, Jeffrey Wright, Mathieu Amalric, Giancarlo Giannini, Jesper Christensen, Neil Jackson, Anatole Taubman
Produzione
Mgm, Columbia Pictures, Danjaq, Eon Productions, United Artists
Anno
2008
Nazione
UK, USA
Genere
spionaggio
Durata
106'
Distribuzione
Sony Pictures Releasing Italia
Uscita
07-11-2008
Giudizio
Media

La vendetta. È questo lo spunto da cui prende il via la ventiduesima avventura di James Bond (si conferma credibile Daniel Craig, pienamente a suo agio nel ruolo dell’agente segreto per eccellenza). Distrutto dal tradimento e dalla morte dell’amata Vesper (Eva Green), Bond impiega l’intera pellicola nella ricerca dell’organizzazione per cui lavora Mr White (Jesper Christensen), che sta tramando alle spalle dell’agenzia. Sin dalla prima scena, come è ovvio che sia, per Bond non ci sono attimi di pace. Inseguimenti e sparatorie in automobile, in motocicletta e in gommone, scambo di informazioni segrete a Bregenz mentre si sta svolgendo la Tosca (la lirica riesce sempre a dare un senso di maestosità in più alle immagini) all’interno del teatro dell’Opera. Tutto secondo la migliore tradizione, tranne per una scelta ponderata: totale mancanza di scene di sesso.
Partendo da Carrara e passando per Siena (un anno fa una troupe di Marc Forster ha ripreso lo svolgimento del Palio; un inseguimento sui tetti vicino Piazza del Campo), Bond arriva a Londra. Da qui M (Judi Dench) definisce i suoi compiti: scoprire perché un agente MI6, che ha tradito, abbia un conto bancario sospetto ad Haiti. Nel Paese caraibico l’agente con licenza di uccidere trova nella giovane Camille (Olga Kurylenko) un’alleata insospettabile. Anche la donna è spinta dal desidero di vendetta. Odio e rancore saranno indirizzati verso Dominic Greene (Mathieu Amalric), uomo d’affari senza scrupoli e membro dell’associazione che desidera il controllo delle risorse naturali mondiali, dell’acqua.
Dopo Haiti si torna in Italia, presso la torre di Talamacchio, in Toscana: Bond si è sganciato dall’agenzia – i conti in sospeso hanno implicazioni troppo personali - e chiede aiuto a René Mathis (Giancarlo Giannini). Solo con lui può proseguire la personale caccia all’uomo e raggiungere la Bolivia, dove Dominic, lasciando campo libero ad un colpo di stato, otterrà in cambio un prezioso terreno all’apparenza completamente arido…
Quantum of Solace (titolo tratto da un racconto breve della raccolta Solo per i tuoi occhi) è il primo sequel mai realizzato all’interno della saga di 007. I collegamenti con Casino Royale sono numerosi, a cominciare dai sentimenti dell’agente segreto di Sua Maestà, che per la prima volta agisce per scopi personali. Il regista Marc Forster ne dipana il percorso emotivo, proponendo allo spettatore un film di transizione. La pellicola in Gran Bretagna ha battuto il record di incassi al primo giorno nelle sale: 4,9 milioni di sterline, superando Harry Potter e il calice di fuoco che aveva totalizzato 4,025 milioni. La sceneggiatura è del premio Oscar Paul Haggis, che ha dichiarato: “Il mio Bond non è puro intrattenimento, esplora i vari lati dell'animo umano. Resiste all’impulso della vendetta personale. Grazie anche alla bravura di Daniel Craig, che ha dato un contributo importante con le sue osservazioni e, soprattutto, con la sua magistrale interpretazione, ho fatto diventare più umano l’agente 007 e l’ho reso capace di soffrire. In fondo Bond è un assassino, non meno violento dei criminali che combatte. Diciamo che gli ho fatto pagare la violenza che semina in giro, nel mondo”. I tempi cambiano; anche James Bond si trasforma, diventando più umano, con meno gadget tecnologici e senza donne. [valentina venturi]