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Anno
2011
Nazione
USA
Genere
animazione
Durata
103'
Uscita
-16/09/11
distribuzione
WARNER BROS. PICTURES |
Regia |
Raja
Gosnell |
Sceneggiatura |
J.
David Stem, David N. Weiss, Jay Scherick, David Ronn |
Fotografia |
Phil
Méheux |
Montaggio |
Sabrina
Plisco |
Scenografia |
Phil
Méheux |
Costumi |
Rita
Ryack |
Musica |
Heitor Pereira |
Produzione |
Columbia
Pictures,
Sony Pictures Animation,
Kerner Entertainment Company |
Interpreti |
Neil
Patrick Harris,
Jayma Mays,
Sofia Vergara,
Hank Azaria |
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Lo stregone cattivo Gargamella insegue i Puffi fuori del villaggio
in cui abitano e loro, attraverso un portale magico, cadono
nel nostro mondo, nel bel mezzo di Central Park, a New York.
Alti solo tre mele o poco più, si ritrovano proprio nella
Grande Mela e devono sbrigarsi a tornare a casa prima che Gargamella
li rintracci.
Nel 1958, un disegnatore belga, Pierre “Peyo” Culliford,
creò i Puffi per un fumetto. Gli “Schtroumpfs”,
come erano chiamati, divennero immediatamente popolarissimi
– all’editore arrivò una valanga di lettere
che chiedevano altre storie con questi personaggi – e
nei cinquant’anni seguenti sono diventati un vero e proprio
fenomeno intergenerazionale, come protagonisti di fumetti, serie
televisive, film, videogames, shows e figurine (ne sono state
vendute oltre 300 milioni). L’interesse per i personaggi
è aumentato sempre più, visto che i bambini cresciuti
con loro – in particolare con i cartoni del sabato mattina
– sono a loro volta diventati genitori e li hanno fatti
conoscere ai loro figli.
Secondo il produttore Jordan Kerner, è facile capire
perché i Puffi hanno divertito la gente di tutto il mondo
per generazioni: non solo sono adorabili, ma rappresentano la
natura umana nel suo aspetto migliore. “I Puffi sono una
sorta di nazione”, dice Kerner. “Danno grande importanza
alla famiglia e mettono l’accento sulla cooperazione.
Ma la cosa più importante è che vedono sempre
prima il lato positivo della gente. I Puffi si vogliono bene
e si
preoccupano l’uno dell’altro”.
Ora i Puffi compiono il loro primo viaggio fuori dal villaggio
e arrivano sul grande schermo con I Puffi, di Columbia Pictures
e Sony Pictures Animation. “In questo film i Puffi sono
fuori del loro ambiente”, dice il regista Raja Gosnell.
“Ma noi abbiamo preso le loro regole di vita e le abbiamo
messe sullo sfondo della New York di oggi”.
La storia del progetto di Kerner di portare i Puffi sul grande
schermo risale a un incontro a pranzo nel 1980 con il leggendario
dirigente della NBC Brandon Tartikoff. Tartikoff suggerì
a Kerner di leggere i fumetti dei Puffi, perché stava
pensando di svilupparli per la televisione.
Kerner ne fu subito affascinato e ovviamente Tartikoff portò
i Puffi in tv il sabato mattina, con la serie di Hanna-Barbera
durata oltre otto anni, con 256 episodi. Nel 1997, Kerner inviò
la prima di una serie di lettere a Lafig, il licenziatario del
marchio dei Puffi, esponendo il suo interesse per la realizzazione
di un film. E nel 2002, dopo il successo dell’adattamento
di Kerner del classico di E.B. White, Charlotte’s Web,
gli eredi di Peyo sentirono che i Puffi con lui sarebbero stati
in buone mani.
Véronique Culliford, la figlia di Peyo, spiega come suo
padre sia riuscito a dare alla sua creazione un fascino universale.
“I Puffi sono tutti molto simili, ma ogni puffo è
unico”, dice.
“Tutti possono riconoscersi in uno dei puffi, c’è
un puffo per ogni personalità. Sono molto buoni, molto
socievoli, possiedono tutte le qualità che la gente vorrebbe
avere”.
Come dice Culliford, alcune cose cambiano nella vita, ma i Puffi
sono un punto di riferimento costante. “Le storie sono
rimaste popolari per generazioni, perché la gente rimane
la stessa. Noi restiamo gli stessi e i Puffi rispecchiano le
nostre vite. Possiamo adattarci al tempo che passa, alle nuove
tecnologie, ma restiamo sempre noi”. Culliford e la sua
famiglia volevano da tempo che si realizzasse un film sui Puffi
e quando è stato chiaro che Kerner condivideva la loro
visione e il loro entusiasmo, “E’ stata una magia”,
dice Culliford. “Jordan è stata la prima persona
che abbiamo incontrato che voleva fare lo stesso film sui Puffi
che volevamo fare noi”.
La realizzazione di un sogno per Culliford, che è cresciuta
con la creazione del padre. “I Puffi sono nati nel 1958,
come me”, dice, “quindi sono stati presenti nella
mia vita fin dall’inizio, ho sempre vissuto con loro.
Mio padre lavorava a casa e quando tornavo da scuola c’erano
Puffi ovunque e parlavamo la loro lingua, per me è normale
avere Puffi intorno”.
Kerner era sicuro che questo film sarebbe stato perfetto per
il ritorno dei Puffi, con una storia girata interamente a New
York City, in luoghi famosi come Central Park, il Belvedere
Castle, il FAO Schwarz, la Russian Tea Room, il Rockefeller
Center e il Brooklyn’s Prospect Park.
Kerner aggiunge che l’esperienza e il tocco delicato del
regista Raja Gosnell – per non parlare della sua competenza
nell’ibrido live-action e animazione in film come Scooby-Doo
e Beverly Hills Chihuahua – lo rendono il regista ideale.
“Devo dire che Raja è una delle persone più
intelligenti, più intuitive, più piacevoli con
cui lavorare”, dice. “E’ stato magico, tutti
noi volevamo fare un film di cui essere orgogliosi e collaborare
a realizzare la visione che lui aveva dei personaggi”.
La famiglia voleva rimanere assolutamente fedele ai Puffi -
come Kerner. “La cosa più importante”, aggiunge
Culliford, “era che i Puffi restassero i Puffi, anche
se lasciano il loro villaggio per la prima volta, e questo è
emozionante”. Ci sono molte domande sulla mitologia dei
Puffi che devono avere una risposta e Kerner pensa che l’avranno
nella cornice di una serie. Chi sono i Puffi, realmente, e da
dove vengono? Perché Gargamella è così
acido? Perché ha creato Puffetta?
Un’altra vecchia tradizione è presentare nuovi
Puffi e i realizzatori per questo film ne hanno immaginati tre
– Panicky, Crazy e Coraggioso, quest’ultimo con
un ruolo da protagonista. |