Prospettive di un delitto
Vantage Point
Regia
Pete Travis
Sceneggiatura
Barry L. Levy
Fotografia
Amir Mokri
Montaggio
Stuart Baird
Scenografia
Brigitte Broch
Costumi
Luca Mosca
Musica
Atli Orvarsson
Interpreti
Dennis Quaid, Matthew Fox, Forest Whitaker, Sigourney Weaver,
William Hurt,
Edgar Ramirez, Ayelet Zurer
Produzione
Original Film, Relativity Media
Anno
2007
Nazione
USA
Genere
thriller
Durata
90'
Distribuzione
Sony Pictures Releasing Italia
Uscita
29-02-2008
Giudizio
Media
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Anatomia di un omicidio. Così potremmo definire sinteticamente Prospettive di un delitto, attraverso il richiamo al bel film di Otto Preminger, evocato nel design della locandina.
Otto estranei, otto punti di vista differenti, un’unica verità dietro il tentativo di assassinare il Presidente degli Stati Uniti. Thomas Barnes (Dennis Quaid) e Kent Taylor (Matthew Fox) sono due agenti dei servizi segreti che hanno l’incarico di proteggere il presidente Ashton (William Hurt) durante un fondamentale summit sulla guerra globale al terrorismo. Quando il presidente viene colpito da alcuni spari dopo il suo arrivo in Spagna, si scatena il caos e diverse vite si incrociano per dare la caccia al colpevole. Tra la folla c’è Howard Lewis (Forest Whitaker), un turista americano che pensa di aver inquadrato il cecchino con la sua videocamera mentre riprendeva l’evento per i suoi ragazzi rimasti a casa. Sul luogo, a raccontare questo storico evento a milioni di telespettatori in tutto il mondo, c’è la produttrice giornalistica americana Rex Brooks (Sigourney Weaver). Quando loro e altre persone rivelano le storie che hanno vissuto, i pezzi del puzzle iniziano ad andare al loro posto e diventa chiaro che dietro a questi eventi si nascondono dei segreti scioccanti.
Diretto dal regista inglese Pete Travis (Omagh) Prospettive di un delitto racconta uno stesso episodio attraverso punti di vista differenti e di come a seconda dal punto di vista di chi lo racconta, il medesimo episodio, questo assuma contorni, sfumature, valenze diverse. Ma per capire cosa sia effettivamente successo, è necessario mettere insieme il puzzle composto da otto diverse visioni parziali. “Ci sono otto persone differenti, otto modi diversi di vedere il mondo, otto pezzi di un puzzle. – racconta Travis - Per un regista è un sogno: non è possibile risolvere il mistero che circonda questo film senza vedere il mondo dal punto di vista di tante persone differenti. E’ una storia che solo il cinema può raccontare. Un film sul modo in cui vediamo le cose è assolutamente affascinante!”. Un relativismo sottolineato anche da uno degli attori protagonisti Dennis Quaid: “C’è il modo in cui ci vediamo e quello in cui ci vedono gli altri” - spiega l’attore - “Io interpreto il mio personaggio in un certo modo quando la storia viene raccontata dalla mia prospettiva, ma quando la prospettiva del film si sposta al punto di vista di un altro personaggio, io lo interpreto nella maniera in cui quel personaggio mi vede e cambio anche per gli altri protagonisti. Nessuno viene visto allo stesso modo da due persone diverse”.
Il film viene costruito sulla reiterata riproposizione dell’attentato al Presidente degli Stati Uniti all’interno della Plaza Mayor di Saragozza, ricostruita interamente a Città del Messico. Ogni segmento del racconto va ad arricchirsi di dettagli, particolari, informazioni a cui lo spettatore accede in maniera onnisciente ponendosi al di fuori degli eventi a discapito in questo modo di una suspence che tarda sin troppo ad arrivare, così come gli attanti sono sin troppo stereotipati e psicologicamente grezzi per poter partecipare emotivamente alle loro vicende pubbliche e private.
Girato come un episodio del serial 24, ma senza la sua carica ansiogena, Prospettive di un delitto è una grande opera incompiuta che impallidisce al cospetto di archetipi del passato come Rashomon di Kurosawa o Rapina a mano armata di Stanley Kubrick.
[fabio melandri]