La prima linea
id.
Regia
Renato De Maria
Sceneggiatura
Sandro Petraglia, Ivan Cotroneo
Fotografia
Gian Filippo Corticelli
Montaggio
Marco Spoletini
Scenografia
Alessandra Mura, Igor Gabriel
Costumi
Nicoletta Taranta
Musica
Max Richter
Interpreti
Riccardo Scamarcio, Giovanna Mezzogiorno, Fabrizio Rongione, Duccio Camerini, Lino Guanciale
Produzione
Lucky Red, Les films du Fleuve, RTFB Radio Télévision Belge de la Commnunauté Française,
Rai Cinema, SKY, Medusa Video
Anno
2009
Nazione
Italia, Belgio
Genere
drammatico
Durata
143'
Distribuzione
Lucky Red
Uscita
20-11-2009
Giudizio
Media

3 gennaio 1982. Sergio (Riccardo Scamarcio) è a Venezia, dove ha messo insieme un gruppo per attaccare il carcere di Rovigo e far evadere quattro detenute tra le quali Susanna (Giovanna Mezzogiorno), la donna che ama e con cui ha condiviso idee e scelte politiche. Tratto da una storia vera, quella di Rovigo è una delle più audaci evasioni mai messe a punto durante i turbolenti anni di piombo. Mentre il gruppo si avvicina al carcere, Sergio ricorda gli inizi della clandestinità, il passaggio alle armi e l'incontro con Susanna. Intanto la giornata del 3 gennaio volge al culmine: il gruppo è arrivato a Rovigo, all'interno del carcere Susanna e le altre attendono l'ora fissata. Un'esplosione fa saltare in aria il muro di cinta e comincia l’assalto. Susanna e Sergio si ritrovano, l'evasione è riuscita ma non tutto andrà come previsto...

Note di regia: Renato De Maria
Nel 1978, esattamente trent’anni fa, il rapimento e l’uccisione dell’onorevole Aldo Moro ha rappresentato il culmine del fenomeno terrorismo, che di lì a pochi anni si sarebbe dissolto, pur lasciando dietro di sé ancora morti, ancora sangue innocente. Un drammatico evento che ha cambiato per sempre la storia di questo paese. Un trauma collettivo vissuto da tutta la nazione. E’ comprensibile che la nostra cinematografia si sia concentrata proprio sul racconto di quel fatto e sulle Brigate Rosse, l’organizzazione che ne è stata responsabile. Quasi tutti i film italiani dedicati al terrorismo sono incentrati su quei drammatici giorni. Ne cito uno per tutti: “Buongiorno Notte” di Marco Bellocchio.
Il terrorismo italiano è stato però un fenomeno molto vasto, unico in Europa, che ha coinvolto larga parte di un’intera generazione di giovani cresciuti negli anni ’70.
Cominciato in sordina all’inizio degli anni ’70, il fenomeno terrorismo esplode nella seconda metà del “decennio lungo del secolo breve”. Solo nel 1976 si calcolano circa mille terroristi e diecimila fiancheggiatori, poi saranno molti di più. Dal 1976 al 1980 ci furono circa diecimila episodi di violenza politica e attentati, con un media impressionante di 5 al giorno.
Migliaia di terroristi e decine di migliaia di fiancheggiatori. La maggior parte, oltre il 65%, abbondantemente sotto i trenta, parecchi addirittura sotto i vent’anni. Una cifra enorme di ragazzi e ragazze che scelgono la lotta armata nel nome di una rivoluzione che pensano, è questo che oggi appare più incredibile, imminente. Scelgono di sparare, di ferire e poi di uccidere, in una deriva che li travolge inesorabilmente.
Come è stato possibile tanto dramma, tanto dolore arrecato, e tanta dissoluzione di giovinezza? E come è possibile che nessuno lo abbia ancora compiutamente raccontato?

CRONOLOGIA
Il fenomeno del terrorismo italiano, di destra e di sinistra, copre circa un ventennio di vita italiana, dalla fine degli anni Sessanta alla fine degli anni Ottanta. Ventimila persone sono state inquisite per fatti di lotta armata, 4200 sono stati gli incarcerati, centinaia gli ergastoli, oltre 50.000 gli anni di galera a oggi scontati.
Dal 1969 al 1973 il 95% degli attentati e degli atti di violenza politica sono stati opera della destra fascista. Poi, tra il 1976 e il 1980 si hanno 2055 attentati riconosciuti da gruppi di sinistra, a fronte di 388 attentati riconosciuti da gruppi di destra.
Le organizzazioni armate di sinistra sono state 47 e hanno causato 128 vittime. I militanti deceduti sono stati 68.
Per Prima Linea – la formazione armata più vasta dopo le Brigate Rosse - sono stati processati 923 militanti, di cui 201 donne. Le vittime cadute per mano di Prima Linea sono state 23. In scontri a fuoco sono rimasti uccisi 5 militanti.

1969
12 dicembre. Nella banca dell’Agricoltura in piazza Fontana a Milano, una bomba provoca la morte di 17 persone e il ferimento di 88.

1970
7 dicembre. Junio Valerio Borghese tenta un colpo di Stato, spalleggiato dalla destra eversiva.

1971
25 gennaio. Inizio "ufficiale" del terrorismo. La stella rossa a cinque punte delle BRIGATE ROSSE fa la sua prima comparsa.

1972
3 marzo. Viene arrestato Pino Rauti, fondatore di Ordine Nuovo, su mandato del procuratore di Treviso, con l’accusa di ricostituzione del partito fascista - implicato nella strage di piazza Fontana.

1974
28 maggio. A Brescia, in piazza della Loggia, durante una manifestazione sindacale, l’esplosione di una bomba provoca la morte di otto persone. La strage - attribuita all’estrema destra - rimarrà impunita.
4 agosto. Una bomba esplode sul treno Italicus, l’espresso Roma-Monaco, provocando la morte di dodici persone. I mandanti e gli esecutori della strage, attribuita alle trame nere, non saranno mai individuati.

1976
29 aprile. Un gruppo armato uccide Enrico Pedenovi, consigliere comunale del Msi.
10 ottobre. Prima Linea assalta la sede della DC di Torino.
30 novembre. Alcuni esponenti di Prima Linea irrompono nella sede del gruppo dirigenti della Fiat a Torino, espropriano i soldi che trovano, e scrivono con una bomboletta spray, il nome :"Prima Linea". E' la prima comparsa della sigla.

1977
12 marzo. Prima Linea colpisce l’agente torinese della Digos, Giuseppe Ciotta. L’azione ha scopo di rappresaglia nei confronti della polizia, ritenuta responsabile della morte dello studente Francesco Lorusso.
Aprile. Congresso fondativo di Prima Linea.
2 dicembre. Un nucleo di Prima Linea ferisce alle gambe Giorgio Coda, accusato di torturare i pazienti del manicomio di Collegno.

1978
16 marzo. In via Mario Fani le Brigate Rosse rapiscono il presidente della DC Aldo Moro. Nell'agguato vengono uccisi i carabinieri Domenico Ricci e Oreste Leonardi e i tre poliziotti dell'auto di scorta Raffaele Jozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi.
9 maggio. Alle 13.30, in via Caetani a Roma, a metà strada tra le sedi nazionali del Pci e della Dc, in una Renault 4 rossa viene trovato il cadavere di Aldo Moro.
11 ottobre. Viene ucciso a Napoli Alfredo Paolella, consulente del ministero di Grazia e Giustizia. E’ il primo omicidio rivendicato ufficialmente da Prima Linea.

1979
19 gennaio. Un nucleo di Prima Linea a Torino uccide Giuseppe Lo Russo, agente di custodia del carcere.
29 gennaio. Prima Linea uccide a Milano Emilio Alessandrini, sostituto procuratore della Repubblica. In passato aveva contribuito a indirizzare le indagini sulla strage di Piazza Fontana verso le responsabilità dei fascisti e le coperture dell’Intelligence. Poi si era occupato di crimini finanziari e dell’inchiesta sulle organizzazioni armate della sinistra.
28 febbraio. A Torino la polizia uccide in uno scontro a fuoco due militanti di Prima Linea: Barbara Azzaroni e Matteo Caggegi.
6 marzo. A Bologna duemila persone seguono i funerali di Barbara Azzaroni.
11 dicembre. Due nuclei di Prima Linea irrompono nella Scuola di amministrazione aziendale di Torino, feriscono alle gambe cinque docenti e cinque studenti.

1980
5 febbraio. A Monza un commando di Prima Linea uccide l’ingegner Paolo Paletti, considerato tra i responsabili del disastro ambientale di Seveso del 10 luglio 1976.
7 febbraio. Un nucleo di Prima Linea uccide William Waccher, militante dell’organizzazione, accusato di aver collaborato con i magistrati.
Nel 1980 vengono arrestati numerosi militanti di Prima Linea e di altre organizzazioni armate.
Agosto: Sergio Segio e altri militanti escono all’organizzazione, ritenendo la lotta armata finita. Susanna Ronconi resta nell’organizzazione.
3 dicembre. Susanna Ronconi viene arrestata.

1981
17 dicembre. Il generale americano Lee Dozier è rapito dalla Brigate Rosse a Verona.

1982
3 gennaio. Un nucleo armato guidato da Sergio Segio assalta il carcere di Rovigo e libera quattro detenute, tra cui Susanna Ronconi.
28 ottobre. Nuovo arresto di Susanna Ronconi.

1983
15 gennaio. Viene arrestato anche Sergio Segio.
Giugno. Scioglimento ufficiale di Prima Linea.