Ponyo sulla scogliera
Gake no ue no Ponyo
Regia
Hayao Miyazaki
Sceneggiatura
Hayao Miyazaki
Animatore
Katsuya Kondo
Montaggio
Takeshi Seyama
Scenografia
Noboru Yoshida
Costumi
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Musica
Joe Hisaishi
Voci originali
Tomoko Yamaguchi, Kazushige Nagashima, Yuria Nara, George Tokoro, Hiroki Doi
Produzione
Studio Ghibli, Nippon Television, Network, Dentsu, Hakuhodo DYMP,
Walt Disney Studios Home Entertainment, Mitsubishi and Toho
Anno
2008
Nazione
Giappone
Genere
animazione
Durata
100'
Distribuzione
Lucky Red
Uscita
20-03-2009
Giudizio
Media

A distanza di appena tre anni da quando nel 2005 il festival di Venezia aveva omaggiato con il leone d’oro alla carriera Hayao Miyazaki (un anno prima aveva presentato sempre a Venezia Il castello errante di Howl), ecco che il maestro giapponese torna al Lido, questa volta in concorso, con Gake no ue no pon, storia di amicizia tra una pesciolina rossa e un bambino.
Esplicito omaggio a La sirenetta di Andersen, Gake no ue no Ponyo giunge a conclusione di un periodo di stasi creativa di Miyazaki che, giunto alla soglia dei 70 anni, si era preso una pausa anche per motivi di salute. Il soggiorno di due mesi nella zona costiera di Setonai-kai gli ha permesso di ritornare in forma e lo ha ispirato per questo suo nuovo lavoro che definisce “un’avventurosa storia d’amore infantile”.
Sosuke è un bambino di 5 anni che vive in cima a una scogliera affacciata sul Mare Interno. Un giorno, giocando tra gli scogli, vede una pesciolina rossa rimasta incastrata in un barattolo e decide di liberarla. Tra Sosuke e Ponyo, così si chiama il grazioso animaletto, nasce una forte amicizia destinata però a finire quando il padre di Ponyo, Fujimoto, un tempo uomo ora invece stregone che abita le profondità del mare, la riporta con lui negli abissi. La povera Ponyo, che vuole essere umana, scappa per tornare dall’adorato amichetto ma nella fuga versa nell’oceano l’Acqua della Vita, la preziosa riserva di elisir magico di Fujimoto innalzando il livello delle acque del mare e causando uno tsunami che si abbatte sulla cittadina di Sosuke. Riuscirà Ponyo a diventare una bambina e a stare finalmente con l’amato Sosuke?
Più favola per bambini che film d’animazione per un pubblico adulto come di solito ci aveva abituati Miyazaki. Sebbene tornino due delle sue tematiche più care: il rapporto con la natura, sempre più violentata dal cattivo comportamento dell’uomo (qui addirittura giunge a ribellarsi scatenando una gigantesca tempesta) e il viaggio come occasione di crescita e cambiamento.
Mastodontica produzione con 70 artisti impegnati nei disegni tutti rigorosamente a mano (ne sono stati fatti circa 170000!) e già campione d’incassi in Giappone. [marco catola]