Planet 51
id.
Regia
Jorge Blanco, Javier Abad, Marcos Martinez
Sceneggiatura
Joe Stillman
Fotografia
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Montaggio
Alex Rodríguez
Scenografia
Julian Muñoz Romero
Costumi
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Musica
James Seymour Brett
Voci italiane
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Produzione
Ilion Animation Studios
Anno
2009
Nazione
Spagna
Genere
animazione
Durata
85'
Distribuzione
Moviemax
Uscita
20-11-2009
Giudizio
Media

Benvenuti a Glipford una piccola cittadina distesa su un minuscolo pianeta che galleggia in un universo di pochi Km e di sole 1500 stelle. Almeno Lem ne è convinto e al Planetario ruba gli sguardi delle scolaresche parlando di una immaginaria invasione degli Humaniacs. Lem è il tipico ragazzo modello, affidabile, dagli occhi sognanti e naturalmente alieno, con la pelle verde a cui non mancano neppure le antenne, a lui, ai suoi amici e a Neera, la quasi fidanzata più manifestante e rivoluzionaria di lui.
A Glipford le auto circolari ondeggiano su strade di asfalto costeggiate da allegre staccionate davanti a giardini fioriti ed intorno a case tondeggianti. Nonostante siano alieni, gli abitanti si lavano i denti, giocano a bowling, mangiano hot dog, i cani (certo un po’ strani) scodinzolano, il postino fa il suo dovere e come lui ogni abitante ha la perfetta collocazione sociale nell’idilliaca vita del villaggio e forse anche un pò troppo tranquilla, che ricorda moltissimo gli umani anni 50, in cui l’America sfornava il nuovo genere fantascientifico con memorabili pellicole come Ultimatum alla terra di Robert Wisw (recuperato ed aggiornato da Scott Derrickson nel 2008) e Uomini sulla Luna di Irving Pichel. Poi c’è Destinazione…Terra! di Jack Arnold dove agli occhi dell’uomo gli alieni appena sbarcati sono dei pericolosi esseri malvagi, mentre in verità hanno la sfortuna del naufrago di dover riparare la zattera spaziale per tornare a casa senza voler nuocere a nessuno.
Così sulle note di Richard Strauss Così parlò Zarathustra, con chiaro riferimento a 2001 Odissea nello Spazio e con un passo che ricorda la prode impresa di Neil Armstrong, Chuck colonizza Planet51 trafiggendolo con la bandiera USA, convinto che sia un satellite disabitato, ignaro di essere davanti agli occhi increduli e non troppo contenti dei verdi abitanti di Glipford. Così per capire chi c'è sotto l'ampolla d'astronauta costoro dovranno cogliergli dietro.
Ancora una volta l’incomunicabilità tra origini differenti potrebbe essere il significato impartibile all’Animation, la caccia al diverso e perché non chiamarla persecuzione! Non per razzismo ma per paura (o sono forse la stessa cosa?) in fondo il filone fantascientifico oltre agli aspetti sociopolitici ha anche l’intento di raffigurare, stupendo e meravigliando, i sogni e le fantasie dell'essere umano che però spesso non è pronto ad accogliere, quando sono immediati e sconvolgenti come un invasione aliena.
Particolare l’idea americana di uscire nelle sale nel giorno del Ringraziamento in cui ci si prepara all’abbuffata di tacchino, che alla faccia dell’incomunicabilità, viene offerto un po’ a tutti, anche agli sconosciuti.
E mentre a Glipford i cani abbaiano e scodinzolano, Chuck vanta un cane sonda capace di improvvisarsi Gene Kelly e di ballare sotto la pioggia… di sassi, come capita spesso da quelle parti. C’è poi il ritmo coinvolgente di Lollipop e di Be Bop A Lula, l'intramontabile Unchained Melody ed anche un assaggio di Macarena.
Tutto questo accade a Glipford durante gli anni 50 e solo due giorni prima dell'uscita del film Humaniacs III, mentre noi terrestri siamo ancora qui ad aspettare gli Ufo.
Non importa se sarete accompagnati dai bambini o se ve la spasserete tra adulti, è garantito che Planet 51 non ha nulla da invidiare ai felici palloncini del Sig Fredricksen di UP ne Chuck (con la voce di Luca Word) al tenebroso vampiro di New Moon ne Neera a Belen Rodriguez che infatti non ha ancora fatto un film mentre Neera si.
De Agostini e Planet Junior pubblicheranno libri, puzzle e miniature dedicati a Planet 51 e ci saranno anche numerosi brand che ospiteranno le immagini del cartoon sulle buste di patatine, panettoni, uova di cioccolata e su milioni di bottiglie d’acqua. Preparandosi ad un evento in stile “pixariano” l’ Ilion Animation Studios di Madrid incrocia le dita sperando di aggiudicarsi il primato nella nuova rivoluzione Europea dell’ Animazione che con i tempi che corrono, al cinema continua ad assicurare la pagnotta. [silvia langiano]