Persona non grata
id.
Regia
Krzysztof Zanussi
Sceneggiatura
Krzysztof Zanussi
Fotografia
Edward Klosinski
Montaggio
Wanda Zeman
Scenografia
Michal Szczerbic
Interpreti
Zbigniew Zapasiewicz, Nikita Mikhalkov, Jerzy Stuhr, Remo Girone, Victoria Zinny, Maria Bekker, Daniel Olbrychski, Andrzej Chyra
Anno
2005
Durata
117'
Nazione
Polonia/Russia
Genere
drammatico
Distribuzione
Istituto Luce
La morte improvvisa dell’adorata moglie sconvolge la vita del vecchio Wilkor, ambasciatore della Polonia in Uruguay. Rientrato in patria per i funerali, rivede l'amico Oleg, ora viceministro degli esteri russo, a sua volta amico della moglie e presunto amante. Tra sospetti, ricordi e rimorsi, riaffiora prepotente un passato che si pensava chiuso per sempre nelle prigioni della memoria…
Dopo qualche anno di assenza dal grande schermo (l’ultimo suo film L’amore è una malattia sessualmente trasmissibile è del 2000) Zanussi torna al cinema in competizione a Venezia 2005 con Persona non grata, ibrido in stile classico a metà tra il melodramma e la spy-story. Concepito come un dramma psicologico: la perdita della moglie, i sospetti ossessivi, la disillusione, l’ipocrisia sono tutti aspetti che si sovrappongono e si confondono nella vita di Wilkor che da idealista militante si ritrova di fronte ad una realtà che non si aspettava. Da giovanissimo si è dedicato alla lotta per la libertà ma i giovani che aiuta all’inizio della loro carriera non si rivelano altrettanto idealisti. Il suo lavoro lo costringe a convivere quotidianamente con l’ipocrisia burocratica e il fallimento di tutti i suoi ideali. L’amicizia di vecchia data con Oleg si incrina progressivamente a causa dei continui sospetti di Wilkor che da una parte teme che l’ambasciata abbia incaricato Oleg di infiltrare esponenti dell’opposizione politica polacca, dall’altra è ossessionato dall’idea che la moglie l’abbia potuto tradire proprio con il suo amico russo. E’ l’ossessione che guida Wilkor. L’ossessione di essere tradito. Dalla moglie, dall’amico, dal sistema, dal mondo. Ed è sempre la sua ossessione che lo porterà alla disfatta. Psicologica, sociale, umana. L’elaborazione del lutto è la molla scatenante del tracollo progressivo ed inevitabile. E anche quando riuscirà ad andare oltre la morte della moglie avendo conferma della sua completa fedeltà sarà troppo tardi… [marco catola]