Daniela
(Monica Bellucci) è una squilla di lusso che lavora in
un locale di incontri a Pigalle. Francois (Bernard Campan) è
un anonimo impiegato dello Stato, dal cuore malandato e malato
d’amore per la sensualissima squillo, tanto da prometterle
100.000 euro al giorno per andare a vivere con lui.
Lei accetta ma dovranno fare letteralmente i conti con il fidanzato-padrone
di lei (Gerard Depardieu).
Per sesso o per amore? è
una commedia d’autore che punta forte, fortissimo sulla
presenza scenica di una generosa Bellucci – sia nelle
forme, avendo girato in pieno periodo di allattamento, che nella
disponibilità ad assecondare ogni richiesta del regista
Bertrand Blier (Lui portava i tacchi a
spillo, Un, due. Tre, stella!)
– vero punto focale di ogni sequenza e sviluppo narrativo
del film.
Una commedia raccontata attraverso un tono surreale ed a tratti
grottesco, che gioca su più livelli linguistici innestando
su un linguaggio prettamente cinematografico, parentesi teatrali
con recitazioni sovraeccitate e luci addizionali quasi abbaglianti.
Il risultato è un’opera discontinua, dai dialoghi
letterari e logorroici e con uno stile narrativo fatto di eccessive
accelerazioni ed improvvisi rallentamenti.
Un film prettamente francese nel bene e nel male, che vuole
essere un omaggio all’Italia ed al cinema italiano ma
che di entrambi ripercorre stereotipi che credevamo essere terreno
solo di un certo cinema americano: l’italiano mangia-spaghetti;
l’italiano che canta per strada la sua voglia di vivere
(?); la donna italiana procace, mediterranea, alla Malena
tanto per ricordare un personaggio del passato interpretato
dalla Bellucci che ricalca fisicamente quello cui da ora vita
la stessa.
Un film sfrontatamente lirico, costruito come un’opera
lirica incentrata sulla dicotomia sesso/amore, desiderio/sentimento
di cui non dubitiamo neanche per un secondo quale delle due
parti in conclusione prevarrà, nonostante i repentini
capovolgimenti di fronte di un finale che tarda sin troppo a
chiudersi. [fabio melandri]
|
|