Per sesso o per amore?
Combien tu m'aimes?
Regia
Bertrand Blier
Sceneggiatura
Bertrand Blier
Fotografia
François Catonné
Montaggio
Marion Monestier
Costumi
Catherine Leterrier
Interpreti
Bernard Campan, Monica Bellucci, Gérard Depardieu, Jean-Pierre Darroussin, Edouard Baer, Farida Rahouadj, Sara Forestier
Anno
2005
Durata
95'
Nazione
Francia
Genere
commedia
Distribuzione
BiM Distribuzione
Daniela (Monica Bellucci) è una squilla di lusso che lavora in un locale di incontri a Pigalle. Francois (Bernard Campan) è un anonimo impiegato dello Stato, dal cuore malandato e malato d’amore per la sensualissima squillo, tanto da prometterle 100.000 euro al giorno per andare a vivere con lui.
Lei accetta ma dovranno fare letteralmente i conti con il fidanzato-padrone di lei (Gerard Depardieu).
Per sesso o per amore? è una commedia d’autore che punta forte, fortissimo sulla presenza scenica di una generosa Bellucci – sia nelle forme, avendo girato in pieno periodo di allattamento, che nella disponibilità ad assecondare ogni richiesta del regista Bertrand Blier (Lui portava i tacchi a spillo, Un, due. Tre, stella!) – vero punto focale di ogni sequenza e sviluppo narrativo del film.
Una commedia raccontata attraverso un tono surreale ed a tratti grottesco, che gioca su più livelli linguistici innestando su un linguaggio prettamente cinematografico, parentesi teatrali con recitazioni sovraeccitate e luci addizionali quasi abbaglianti.
Il risultato è un’opera discontinua, dai dialoghi letterari e logorroici e con uno stile narrativo fatto di eccessive accelerazioni ed improvvisi rallentamenti.
Un film prettamente francese nel bene e nel male, che vuole essere un omaggio all’Italia ed al cinema italiano ma che di entrambi ripercorre stereotipi che credevamo essere terreno solo di un certo cinema americano: l’italiano mangia-spaghetti; l’italiano che canta per strada la sua voglia di vivere (?); la donna italiana procace, mediterranea, alla Malena tanto per ricordare un personaggio del passato interpretato dalla Bellucci che ricalca fisicamente quello cui da ora vita la stessa.
Un film sfrontatamente lirico, costruito come un’opera lirica incentrata sulla dicotomia sesso/amore, desiderio/sentimento di cui non dubitiamo neanche per un secondo quale delle due parti in conclusione prevarrà, nonostante i repentini capovolgimenti di fronte di un finale che tarda sin troppo a chiudersi. [fabio melandri]