Per non dimenticarti
id.
Regia
Mariantonia Avati
Sceneggiatura
Tommaso Avati
Fotografia
Cesare Bastelli
Montaggio
Carlo Fontana
Musica
Stefano Arnaldi
Interpreti
Anita Caprioli, Ettore Bassi, Enrica Maria Modugno, Francesca Antonelli, Emanuela Grimalda, Magdalena Grochowska, Chiara Sani
Anno
2006
Durata
94'
Nazione
Italia
Genere
drammatico
Distribuzione
Istituto Luce
Uscita
1-09-06

Roma, 1947, reparto ostetricia. Il conflitto è finito da tre anni ma la città come i suoi abitanti portano in se ancora ferite e lacerazioni. Nina (Anita Caprioli) viene ricoverata in anticipo per via di complicazioni. Nella camerata che la ospita farà la conoscenza delle altre degenti con le quali instaurerà un rapporto di reciproca solidarietà e supporto. Storie di difficoltà e privazioni, abbandono e tradimenti, amore, passioni, tenerezza si alternano sovrapponendosi e descrivendo un microcosmo al femminile di tanto in tanto contaminato dalle deboli e defilate ombre maschili. Mariantonia Avati debutta al lungometraggio con questo Per non dimenticarti con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (opera riconosciuta di Interesse Culturale Nazionale, ?) e la benedizione di papà Avati, del quale la figlia riprende le medesime virtù di descrizioni di caratteri e ambienti in una narrazione che però soffre di eccessive lungaggini e sottolineature.
Un film da camera, girato quasi completamente in interni che sebbene risulti prevedibile nel suo svolgimento, è da segnalare per la prova del suo cast femminile, mentre quella maschile capeggiata da un Ettore Bassi misurato e volutamente sottotono, dalla machietta Lillo e dal sempre meno espressivo Massimo Bonetto che riesce a fatica a reggere un primo piano, risulta nel complesso evanescente e puramente accessorio. Cinema fotocopia di famiglia di cui non ne sentivamo assolutamente la necessità, Per non dimenticarti segna un debutto altalenante, chiaroscurale come la fotografia di Cesare Bastelli e con coloriture eccessivamente melodrammatiche come la musica di Stefano Arnaldi. [fabio melandri]