Parigi
Paris
Regia
Cédric Klapisch
Sceneggiatura
Cédric Klapisch
Fotografia
Christophe Beaucarne
Montaggio
Francine Sandberg
Scenografia
Marie Cheminal
Costumi
Anne Schotte
Musica
Loïk Dury
Interpreti
Juliette Binoche, Romain Duris, Fabrice Luchini, Albert Dupontel,
François Cluzet, Karin Viard, Gilles Lellouche, Mélanie Laurent
Produzione
Bruno Levy
Anno
2008
Nazione
Francia
Genere
drammatico
Durata
129'
Distribuzione
BiM Distribuzione
Uscita
26-09-2008
Giudizio
Media

I tetti di Parigi, le vie di Parigi, i volti di Parigi, l’aria di Parigi.
In sintesi questo è il nuovo film di Cédric Klapisch, qui regista e sceneggiatore, che dà la sua definizione della pellicola: “E’ la storia di un parigino che è malato (Romain Duris, al sesto film insieme) e non sa se dovrà morire. La sua condizione lo porta a guardare le persone che incontra con occhi completamente diversi. Immaginare la morte dà significato alla sua vita, alla vita degli altri e alla vita dell’intera città. Proprio come una mappa cittadina, Parigi è una rete di interconnessioni. Per riuscire a fare un ritratto di Parigi devi muoverti in tutte le direzioni – non può essere un percorso lineare. Devi rispettare la complessità della città. Ed è la sua forma frammentata che ne fa emergere il lato più vitale e dinamico”.
Tutto ha inizio con Pierre (un Duris in splendida forma), ballerino al Moulin Rouge: il giovane scopre di avere un difetto cardiaco. Deve essere operato, ma il trapianto è a rischio. Solo 1 paziente su 2 si risveglia. Da questa incertezza sul futuro, prende il via il film: la sorella di Pierre, Elise (Juliette Binoche) decide di trasferirsi nella casa del consanguineo assieme ai tre figli senza padre, per stargli vicino e distrarlo. Va a fare la spesa nel mercato rionale - da cui prendono il via alcune storie parallele -, compra il pane sotto casa – dove la proprietaria assume un'apprendista maghrebina (Sabrina Ouazani, già vista ne La schivata). Intanto un nordafricano s'imbarca alla volta dell'Europa e un professore (Fabrice Luchini) universitario in crisi, si innamora di un’avvenente studentessa (Mélanie Laurent), si illude di poter avere con lei una relazione normale (la scena del ballo trasuda divertente improvvisazione) e accetta di commentare la città di Parigi per una collana di dvd. Il fratello del professore, con cui si confida, è un architetto (François Cluzet) appagato, in procinto di diventare padre.
Intorno allo sguardo di Pierre si dipanano storie parigine, ma alla fine la vera protagonista è la città, Parigi stessa. Secondo l’autore de L’appartamento spagnolo nel film “ci sono richiami a tutti i film precedenti: volevo che diventasse una specie di archivio dei temi che avevo esplorato in passato”.
La Parigi di Klapisch è un misto tra l’America di Robert Altman e il Messico di Alejandro González Iñárritu: le vite dei protagonisti si intrecciano, si modificano e nel contempo mostrano la realtà della città, unica protagonista dell’intera vicenda. [valentina venturi]