Ortone e il mondo dei chi
Dr. Seuss' Horton Hears a Who!
Regia
Jimmy Hayward, Steve Martino
Sceneggiatura
Cinco Paul, Ken Daurio
Fotografia
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Montaggio
Tim Nordquist
Scenografia
Thomas Cardone
Effetti
Kirk Garfield
Musica
John Powell
Voci italiane
Christian De Sica (Ortone), Paolo Conticini (Sindachi), Veronica Pivetti (Cangura)
Produzione
Blue Sky Studios, Twentieth Century Fox Animation, Twentieth Century-Fox Film Corporation
Anno
2008
Nazione
USA
Genere
animazione
Durata
88'
Distribuzione
20th Century Fox
Uscita
18-04-2008
Giudizio
Media

Ortone è un elefante curioso, affidabile, gentile e pieno di fantasia che vive nella giungla di Nool. La sua vita - descritta da un narratore che si esprime solamente in rima -, scorre serena insieme ai piccoli animali della giungla. Ebbene Ortone, mentre in un giorno come tanti si sollazza facendosi un bagno con le orecchie trasformate in cuffia, ha l’impressione di sentire un lontanissimo grido d’aiuto. Si guarda intorno e scopre, incredulo, che la richiesta proviene da un minuscolo granello di polvere.
Con buffi stratagemmi, riesce a mettersi in contatto con la Città dei Chi non So, abitata dai microscopici Chi, dove essere ricoperti di peli è all’ultima moda. Per la precisione contatta il loro sindaco, il Sinda-chi, esserino pieno d’iniziativa, con 96 figlie e un solo maschio Jo-Jo, schivo e introverso. Malgrado la differenza di taglia - e nonostante tutti gli animali pensino che sia un po’ tocco - Ortone cerca di rispondere all’invocazione di soccorso. Il minuscolo paese, infatti, rischia di venire distrutto se non viene posizionato in un luogo riparato e sicuro. La scontrosa mamma canguro, però, si rifiuta di credere all’esistenza di un paese così piccolo: lei dà credito solo a ciò che vede e che tocca. Instaura quindi una lotta con Ortone, per riuscire a distruggere il granello. Chiama in aiuto persino Vlad Vlad-I-Koff, un’enorme aquila nera che parla con l’accento russo. Ortone accetta la sfida: per salvare la Città dei Chi non So, supera impraticabili ponti ingoiando aria e dormendo all’addiaccio (se ne accorgeranno i Chi, al risveglio con la città ammantata di neve). Dopo tutto, il motto dell’elefante è: “Una persona è sempre una persona, non importa quanto sia piccola”.
Tratto dal libro per l’infanzia di Ted Geisel, che si firmava con lo pseudonimo di Dr. Seuss, e realizzato dai produttori del fortunato L’era glaciale, il film della 20th Century Fox è ricolmo di buoni sentimenti, ma trattati con ironia: oramai Shrek ha fatto scuola. Il goffo elefante è doppiato da Christian De Sica, adatto a queste interpretazioni vocali, anche se un po’ troppo “romaneggianti”. Paolo Conticini dà la voce al Sinda-chi e Veronica Rivetti regala picchi di cattiveria alla scettica cangura. Nella versione originale Jim Carrey (la sua espressività vocale ha influenzato i tratti facciali dell’elefante: in origine aveva una bocca più piccola) è Ortone, Steve Carell il sindaco e la canguro parla per mezzo di Carol Burnett. Per la prima volta viene utilizzata la più avanzata forma di animazione, la CGI. La differenza si nota soprattutto quando Ortone immagina di combattere come un perfetto elefante ninja: i suoi sogni sono in perfetto manga.
[valentina venturi]