L'onda
Die Welle
Regia
Dennis Gansel
Sceneggiatura
Peter Thorwarth, Dennis Gansel
Fotografia
Torsten Breuer
Montaggio
Ueli Christen
Scenografia
Knut Loewe
Costumi
Ivana Milos
Musica
Heiko Maile
Interpreti
Jürgen Vogel, Frederick Lau, Max Riemelt, Jennifer Ulrich, Christiane Paul, Elyas M'Barek
Produzione
Rat Pack Filmproduktion Gmbh, Constantin Film Produktion
Anno
2008
Nazione
Gemania
Genere
drammatico
Durata
101'
Distribuzione
BiM Distribuzione
Uscita
27-02-2009
Giudizio
Media

Una settimana. Bastano sette giorni dedicati al “tema dell’autocrazia” con il professore più coinvolgente della scuola, per trasformare degli eterogenei liceali in un gruppo unito, vandalico e violento. Nell’Onda appunto. Com’è stato possibile?
Il professore Rainer Wenger (Jürgen Vogel) ha una classe da coinvolgere sul tema dell’autocrazia e pensa bene di farlo mettendola alla prova. In Germania si conoscono le conseguenze di quando si affida il potere ad un singolo o a pochi. I riferimenti al nazismo e al fascismo (questo termine è usato più del secondo. Scelta della traduzione o degli sceneggiatori? nrd) gli studenti li conoscono, ne hanno chiare le dinamiche e sono certi che nel 2009 non può più accadere una cosa del genere. Eppure giorno dopo giorno, attraverso l’uso della disciplina e del senso di appartenenza, fondano un gruppo esclusivo e potente, a cui rapportarsi. S’inizia con l’obbligo di alzarsi prima di rispondere a “Herr Wenger”, si prosegue con la scelta di un abbigliamento uniforme (camicia bianca e jeans) e di un nome per identificarsi e si arriva lentamente, ma senza deviazioni, ad atti di vandalismo – con adesivi e stickers per la città - e violenza gratuita durante una partita di pallanuoto. Chi non condivide l’Onda è estromesso dalla vita sociale nella scuola. Dopo sei giorni, la vicenda sfocia nel dramma, perché “chi ostacolerà L’onda ne rimarrà spazzato”. Ma nello sguardo finale di Wenger rimane il dubbio che forse…
Die Welle è tratto dal romanzo per adolescenti Il segno dell’onda di Morton Ruhe (pseudonimo di Todd Strasser, ed. Archimede) che racconta come l’espansione del nazional-socialismo e l’indottrinamento della popolazione germanica fosse possibile anche nel 1967, quando un docente di storia Ron Jones tentò l’esperimento. Da questo testo, molto noto in Germania, nasce l’idea del film, che contestualizza la vicenda ai giorni nostri.
Per renderla maggiormente appetibile e “comprensibile”, Gansel sfrutta, quale cifra stilistica, la lingua universale della moderna cultura pop giovanile. Non c’è analisi sociologica dentro L’Onda, (come invece ne La classe francese) né l’illustrazione di giovani senza futuro (Albakiara). La storia è pervasa da un monito e da un senso d’angoscia: bastano un professore desideroso di riscattarsi socialmente e dei ragazzi bisognosi di trovare la propria identità? La pellicola ha vinto il premio “Invito Alla Scuola golden” per la Miglior Sceneggiatura a Dennis Gansel e Peter Thorwarth al 26esimo Torino Film Festival (2008). [valentina venturi]