Parigi.
Una mansarda piuttosto malfamata, impregnata dal fumo. Julien
(Claudio Serughetti), un ultratrentenne dall’aspetto
trasandato, digita finalmente le ultime parole della sceneggiatura
del suo prossimo film. E’ talmente concentrato nel suo
spasmodico lavoro, che non si è nemmeno accorto che
la sua compagna Helen (Cristina Moglia), con l’aiuto
di due facchini, gli sta svuotando l’appartamento, ponendo
fine di fatto alla loro relazione. Nell’ufficio di Jean
Paul (Francois Montagut), giovane produttore francese, Julien
apprende che ben presto dovrà recarsi in Italia. Sarà
infatti lì, che verrà girata la maggior parte
del suo film. Jean Paul inoltre, gli indica un valido contatto
in Alfredo Marrani (Fabrizio Rongione), produttore romano,
nonché nipote di un influente politico italiano.
Roma.
In un bell’appartamento romano, a cinque giovani ragazze,
tutte aspiranti attrici, viene comunicato l’imminente
arrivo da Parigi di un ospite inatteso. Tita (Sarah Maestri),
Vanessa (Sara De Marchi), Sofia (Veronica Barbatano), Victoria
(Maria Rita Cardella) e Pauline (Vanessa Scalera) entrano
subito in fermento. L’ospite in questione è Julien,
giovane regista francese di origini italiane. E’ arrivato
nella città capitolina per incontrare alcuni produttori
e definire gli accordi per la realizzazione del suo prossimo
film.
Il suo arrivo, scatena nelle ragazze grandi entusiasmi, ma
anche pericolose aspettative. Tutte, chi più chi meno,
sono convinte che la grande occasione è finalmente
arrivata e con essa la svolta esistenziale tanto attesa.
Nel frattempo
dal buio di una moviola, sul fermo immagine dei suoi computer,
un carismatico critico cinematografico (Tinto Brass), ci aiuta
con il suo prologo, a capire meglio l’intreccio narrativo
del film e le intenzioni recondite del regista-autore.
L’impatto
con la realtà produttiva del cinema italiano, si rivela
a Julien da subito, nella sua inquietante realtà. Gravato
dal peso delle loro malcelate aspettative, Julien, nella sua
presunta angelicità, nella sua naturalezza, attrae
una ad una le ragazze, tra l’altro subito candidatesi
ad una parte nel suo ipotetico film. Con la reciproca illusione
di aver trovato il paradiso, “uniscono” i loro
corpi, dimenticando per qualche breve attimo la loro dura
realtà.
Intanto
gli appuntamenti professionali di Julien falliscono inesorabilmente.
La lunga serie di porte in faccia subite, lo fanno sprofondare
nella disperazione più nera. Fra le ragazze esplodono
grottesche gelosie sull’oggetto del contendere, Julien.
L’acuto epilogo del nostro critico ci offre ulteriori
e interessanti chiavi di lettura.
Il film
di Julien alla fine non si fa, né si farà mai,
e quel Messia moderno o l’uomo dei sogni, che egli rappresentava
per le ragazze, come nell’ Adorabile di Rimbaud “è
venuto, se ne è andato, e forse non tornerà
mai più … “
LA
PRODUZIONE
Il
nostro Messia è stato realizzato in circa due
anni di lavoro attraverso la formula contrattuale The Coproducers.
Le prestazioni di attori e maestranze e di molti fornitori
sono state retribuite con quote del film. Trees Pictures (Maurizio
Santarelli ha recentemente prodotto il film con Raoul Bova
“Io l’Altro” e “The moon and the stars”
di J. Irvin) e gli altri produttori associati (Lorenzo Von
Lorch, Alexandre Déon, Andrea Cacchione, Gianluca De
Maria e Claudio Serughetti) hanno messo a disposizione il
budget per anticipare le spese di base.
LA
DISTRIBUZIONE
Ciò
che rende Il nostro Messia un
caso emblematico è la buffa, per altri versi drammatica,
analogia fra la storia narrata e il destino del film. Noi,
al contrario di Julien, abbiamo trovato i soldi per la produzione,
ma ci siamo dovuti scontrare contro il muro delle condizioni
imposte da chi era disposto a distribuirlo praticamente a
nostre spese o da chi non se la sentiva di rischiare.
Incoraggiati
da molti illustri predecessori, abbiamo deciso di distribuirlo
da soli.
Gianluca
De Maria ha creato una associazione culturale, la “Apocalypse
Flower”, fiore di apocalisse ovvero il fiore della rivelazione,
una distribuzione indipendente che ha permesso al film di
uscire in sala