Il nostro messia
id.
Regia
Claudio Serughetti
Sceneggiatura
Claudio Serughetti, Luisa Mazzetti
Fotografia
Stefano D’Amadio, Marco Carosi
Montaggio
Giovanni Ziberna
Scenografia
Ivana Gargiulo, Geraldine Dardano
Costumi
Alessia Condò
Musica
Claudio Serughetti, Daniele Falangone
Interpreti
Claudio Serughetti, Sarah Maestri, Vanessa Scalera, Maria Rita Cardella, Veronica Barbatano, Rosalinda Celentano, François Montagut, Dolcenera, Tinto Brass, Stefano Salvi
Produzione
The Coproducers
Anno
2007
Nazione
Italia
Genere
drammatico
Durata
94'
Distribuzione
Apocalypse Flower
Uscita
23-05-2008
Giudizio
Media

Parigi. Una mansarda piuttosto malfamata, impregnata dal fumo. Julien (Claudio Serughetti), un ultratrentenne dall’aspetto trasandato, digita finalmente le ultime parole della sceneggiatura del suo prossimo film. E’ talmente concentrato nel suo spasmodico lavoro, che non si è nemmeno accorto che la sua compagna Helen (Cristina Moglia), con l’aiuto di due facchini, gli sta svuotando l’appartamento, ponendo fine di fatto alla loro relazione. Nell’ufficio di Jean Paul (Francois Montagut), giovane produttore francese, Julien apprende che ben presto dovrà recarsi in Italia. Sarà infatti lì, che verrà girata la maggior parte del suo film. Jean Paul inoltre, gli indica un valido contatto in Alfredo Marrani (Fabrizio Rongione), produttore romano, nonché nipote di un influente politico italiano.

Roma. In un bell’appartamento romano, a cinque giovani ragazze, tutte aspiranti attrici, viene comunicato l’imminente arrivo da Parigi di un ospite inatteso. Tita (Sarah Maestri), Vanessa (Sara De Marchi), Sofia (Veronica Barbatano), Victoria (Maria Rita Cardella) e Pauline (Vanessa Scalera) entrano subito in fermento. L’ospite in questione è Julien, giovane regista francese di origini italiane. E’ arrivato nella città capitolina per incontrare alcuni produttori e definire gli accordi per la realizzazione del suo prossimo film.
Il suo arrivo, scatena nelle ragazze grandi entusiasmi, ma anche pericolose aspettative. Tutte, chi più chi meno, sono convinte che la grande occasione è finalmente arrivata e con essa la svolta esistenziale tanto attesa.

Nel frattempo dal buio di una moviola, sul fermo immagine dei suoi computer, un carismatico critico cinematografico (Tinto Brass), ci aiuta con il suo prologo, a capire meglio l’intreccio narrativo del film e le intenzioni recondite del regista-autore.

L’impatto con la realtà produttiva del cinema italiano, si rivela a Julien da subito, nella sua inquietante realtà. Gravato dal peso delle loro malcelate aspettative, Julien, nella sua presunta angelicità, nella sua naturalezza, attrae una ad una le ragazze, tra l’altro subito candidatesi ad una parte nel suo ipotetico film. Con la reciproca illusione di aver trovato il paradiso, “uniscono” i loro corpi, dimenticando per qualche breve attimo la loro dura realtà.

Intanto gli appuntamenti professionali di Julien falliscono inesorabilmente. La lunga serie di porte in faccia subite, lo fanno sprofondare nella disperazione più nera. Fra le ragazze esplodono grottesche gelosie sull’oggetto del contendere, Julien. L’acuto epilogo del nostro critico ci offre ulteriori e interessanti chiavi di lettura.

Il film di Julien alla fine non si fa, né si farà mai, e quel Messia moderno o l’uomo dei sogni, che egli rappresentava per le ragazze, come nell’ Adorabile di Rimbaud “è venuto, se ne è andato, e forse non tornerà mai più … “

LA PRODUZIONE

Il nostro Messia è stato realizzato in circa due anni di lavoro attraverso la formula contrattuale The Coproducers. Le prestazioni di attori e maestranze e di molti fornitori sono state retribuite con quote del film. Trees Pictures (Maurizio Santarelli ha recentemente prodotto il film con Raoul Bova “Io l’Altro” e “The moon and the stars” di J. Irvin) e gli altri produttori associati (Lorenzo Von Lorch, Alexandre Déon, Andrea Cacchione, Gianluca De Maria e Claudio Serughetti) hanno messo a disposizione il budget per anticipare le spese di base.

LA DISTRIBUZIONE

Ciò che rende Il nostro Messia un caso emblematico è la buffa, per altri versi drammatica, analogia fra la storia narrata e il destino del film. Noi, al contrario di Julien, abbiamo trovato i soldi per la produzione, ma ci siamo dovuti scontrare contro il muro delle condizioni imposte da chi era disposto a distribuirlo praticamente a nostre spese o da chi non se la sentiva di rischiare.
Incoraggiati da molti illustri predecessori, abbiamo deciso di distribuirlo da soli.
Gianluca De Maria ha creato una associazione culturale, la “Apocalypse Flower”, fiore di apocalisse ovvero il fiore della rivelazione, una distribuzione indipendente che ha permesso al film di uscire in sala