Il
giorno della Quinceañera, che apre e chiude circolarmente
il film, è il giorno in cui si festeggiano i primi
15 anni della vita di un giovane, un rito di passaggio dall'età
adolescenziale a quella adulta. Pochi mesi prima di questa
importante ricorrenza, magdalena rimane incinta seppur "vergine"
a causa di un rapporto esterno con il suo fidanzato, che dopo
un sommario appoggio, su istigazione della madre l'abbandona
al suo destino. Le rimane vicino solo l'anziano Zio Tomas
(Chalo Gonzalez, lanciato nel mondo edl cinema niente-poco-di-meno-che
da Sam Peckinpah) patriarca della famiglia ed il cugino reietto
e gay Carlos. Diretto da Richard Glatzer (Grief
al cinema e Osbournes e Road
Rules per MTV) e Wash Westmoreland (The
Fluffer co-diretto insieme a Glatzer), premiato all'ultimo
Sundance Film festival come Miglior Film e Premio del Pubblico,
The Quinceañera, come
recita il titolo originale della pellicola è una rivisitazione
del Kitchen Sink dramam, il cosidetto "dramma dell'acquario"
tipico della cinematografia britannica tra la fine degli Anni
'50 e l'inizio degli Anni '60, in cui realismo delle tematiche
trattate miscelate da un corrosivo commento politico si contaminavano
con un umorismo sarcastico. Dalla working class inglese si
è passati alla working class messicana di Echo park,
quartiere periferico di Los Angels, raccontata attarverso
un realismo poetico che tratta piccole cose che gradualmente
diventano grandi. Un film di facce, bellissime, di emozioni
e sentimenti che scaturiscono nonostante piccole forzature
in un fiume emotivo davanti al quale è difficile rimanere
insensibili. Un film che tocca il cuore calibrando con sagacia
e naturalezza la materia di cui è fatta la vita. Distribuito
in lingua originale sottotitolato in italiano, per non perdere
il multilinguismo che sottende l'opera e la vivacità
di quel melting pop linguistico che dona al mondo descritto
l'aurea di mondo fiabesco e colorato. [fabio
melandri]