Olly vuole
fare lo scrittore. E per un po’gli gira pure bene. Ma
l’inevitabile crisi creativa che colpisce anche i più
grandi autori gli impedisce di tirare avanti come vorrebbe
e il povero Olly si ritrova a dover ripiegare su lavoretti
incompatibili con la sua vena artistica. La situazione sentimentale
non sembra navigare in acque migliori. Al ricevimento per
il matrimonio del suo migliore amico James, cui deve fare
da testimone, si va ad innamorare proprio di Sarah, la futura
sposa! Meno male che c’è Murray, l’altro
suo “migliore” amico, che, roso da un’insana
gelosia nei confronti di James, farà di tutto per boicottare
il matrimonio del nemico e riconfermare la sua leadership
nel cuore di Olly.
Non dire sì, in originale
The Best Man (nel doppio significato
dell’uomo migliore da sposare e dell’uomo migliore
da avere come amico), innesta proprio la sua ragione di essere
nel duplice aspetto che l’amore può rivestire.
L’amore per un amico e l’amore per la (sua!) donna.
Cosa scegliere? Seguire i sani principi su cui si fonda la
vera amicizia e rispettare dunque il legame fraterno che ti
lega al tuo migliore amico o seguire il proprio istinto e
lasciarsi andare a quella che potrebbe essere l’unica,
vera storia d’amore della tua vita? Di fronte ad un
bivio è sempre difficile scegliere quale strada percorrere.
A volte bisogna buttarsi a volte lasciare che il destino faccia
il suo corso… A volte permettere a chi ti vuole bene
di mettersi in mezzo e scompigliare tutto. Anche se non è
sempre politically correct. In amore come in guerra tutto
è lecito. E i sotterfugi, gli inganni e le trappole
orditi da un diabolico amico come Murray possono sortire effetti
inaspettati. A testimonianza che non tutti i mali vengono
per nuocere. Del resto se Murray non si fosse impegnato così
tanto a far saltare il matrimonio del suo “rivale”
James oggi ci troveremmo di fronte ad un’ennesima coppia
scoppiata. Meglio prevenire che curare no?
Commedia romantica sulla falsariga di Quattro
matrimoni e un funerale (ritroviamo nel cast anche
la Anna Chancellor del fortunato blockbuster britannico),
che non aggiunge niente di nuovo al genere ma che si lascia
tranquillamente vedere senza troppe pretese. Una trama non
originale certo e una regia che non si impegna più
di tanto (Schwarz è lo stesso di Big
Fish sempre con Townsend e una giovanissima Kate Beckinsale)
ma un cast all’altezza che riesce a far dimenticare
anche quel senso di dejavu che inesorabilmente colpisce chi
mastica da tempo questo tipo di commedia. Inutile dire che
il film si regge tutto sul mefistofelico Murray interpretato
dal sottovalutatissimo Seth Green, indimenticabile figlio
del dott. Male nella saga di Austin Powers e quasi sempre
comprimario in tante altre commedie (da Rat
Race a Without a Paddle
e Scooby-Doo 2).
In un cameo compare anche la cantante pop australiana Kylie
Monogue, vittima di persecuzione fanatica da parte di Murray.
[marco catola]
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