Secondo
capitolo della travagliata storia d’amore tra Bella
(Kristen Stewart) e il tenebroso Edward (Kristen Stewart).
In New Moon le difficoltà riguardano soprattutto la
ragazza, abbandonata per uno sfortunato evento da Edward che,
per salvarla la lascia.
La nostra eroina dovrà trovare la forza di sopravvivere
al dolore. Il suo appiglio sarà il giovane amico Jacob
(Taylor Lautner), membro dela tribù dei Quileute anch’egli
profondamente innamorato della ragazza e con un terribile
segreto da nascondere. In sé porta i geni dei licantropi,
acerrimi nemici dei vampiri. Bella dovrà fare una scelta…
Di certo il film non tradisce le aspettative dei milioni di
fan della saga (che avevano già dato mostra di sé
al Festival Internazionale del Film di Roma 2009, quando sono
stati proposti 20’ della pellicola in anteprima): è
ricco di passione, strazi amorosi, amicizia, scontri violenti,
lotte, baci ed effetti speciali. L’amore, ovviamente,
trionfa. Per chi ha però superato i vent’anni
alcuni momenti rasentano il ridicolo, ma siamo stati tutti
adolescenti. [valentina venturi]
NOTE DI PRODUZIONE
Twilight,
il primo film tratto dalla serie di libri bestseller scritti
da Stephenie Meyer, è uscito a Novembre del 2008 per
la gioia dei fan in trepidante attesa. E’ stato un successo
immediato, impresa non da poco per un progetto che avrebbe
dovuto convincere milioni di fan, che attendevano con ansia
di vedere come i loro eroi e le loro eroine sarebbero stati
rappresentati sul grande schermo. L’adattamento cinematografico
dell’incredibile storia d’amore tra una dolce
e sensibile studentessa di liceo e un vampiro di oltre cento
anni di età ha raggiunto i 70 milioni di dollari nel
solo weekend di apertura, arrivando ad incassare un totale
di oltre 350 milioni di dollari in tutto il mondo. Il successo
del primo film ha aperto la strada anche alla versione cinematografica
del secondo episodio, dal titolo The Twilight Saga: New Moon.
Wyck Godfrey, produttore di entrambi i film, era irremovibile:
The Twilight Saga: New Moon non avrebbe dovuto essere un semplice
sequel. Come accade nel libro, anche nel film la storia d’amore
tra Bella Swan e Edward Cullen diviene via via più
intensa e allo stesso tempo anche più pericolosa, svelando
un conflitto che ossessionerà Bella nel corso di tutta
la storia: l’antica rivalità tra i licantropi
e i vampiri, e conseguentemente tra Jacob Black, il suo migliore
amico, ed Edward, l’amore della sua vita.
“La sfida non era solamente quella di riuscire a ripetere
quanto aveva fatto il primo film”, spiega Godfrey. “Col
progredire della storia, si apre un mondo nuovo. Dovevamo
riuscire a far evolvere i personaggi e a rappresentare visualmente
questo nuovo mondo. In questo capitolo della saga scaviamo
più a fondo nella vita di Bella. Bella scopre molto
sulla gente di Forks e soprattutto sui Quileutes e Jacob;
ma soprattutto scopre che Jacob e i suoi amici si trasformano
in lupi.
“Bella capisce di vivere in quello che sembrerebbe un
mondo fantastico dove vampiri e licantropi sono creature reali”,
spiega. “Proprio nel momento in cui stringe un’amicizia
che la fa sentire di nuovo viva, dopo che Edward l’ha
lasciata, scopre che anche Jacob è diverso. Poiché
l’esistenza stessa dei licantropi è legata alla
presenza dei vampiri, Jacob non esisterebbe come licantropo
se non fosse per Edward. E’ questo il conflitto primario
tra Jacob ed Edward e Bella, essendo umana, si ritrova proprio
nel bel mezzo di questo conflitto”.
In passato, il regista Chris Weitz si è occupato degli
adattamenti cinematografici di due romanzi: About a Boy- Un
Ragazzo e La Bussola D’oro; Per tanto rappresentava
una scelta perfetta per questo progetto, come spiega Godfrey.
“Chris è diventato celebre per aver diretto sia
dei film caratterizzati da dei complessi effetti speciali
che pellicole intimiste; inoltre è molto bravo con
gli attori giovani. Ma è stata la sua stima nei confronti
dei libri e dei personaggi creati da Stephenie Meyer che lo
ha reso il regista perfetto per The Twilight Saga: New Moon.
“Era vitale per noi riuscire a rendere il giusto onore
alla creazione di Stephenie e, ovviamente, anche ai fan che
adorano la serie di Twilight”, aggiunge Godfrey. “Quello
che non volevamo fare era prendere i suoi libri e reinventarli.
Chris si è innamorato dei libri e sapeva come dar vita
alla storia tenendola, però, ben ancorata alla realtà.
Questo era un elemento imprescindibile, perchè sebbene
sia popolata da creature fantastiche la storia sembra appartenere
al nostro mondo”.
Weitz, al principio, non aveva familiarità con i romanzi,
ma non ci ha messo molto a diventare lui stesso un fan della
serie. “Ho letto i libri”, spiega il regista.
“Poi sono andato a vedere il primo film assieme ad un
vero pubblico pagante; sono rimasto molto colpito dalla forza
delle emozioni che il film ha suscitato negli spettatori.
Quello che cerco in un film è la travolgente sensazione
di immergermi in un universo nuovo: questo film mi offriva
proprio questa possibilità. E’ qualcosa di molto
diverso rispetto a ciò che ho fatto in passato”.
Weitz sapeva che la sua responsabilità principale era
quella di rimanere fedele ai libri. “Ho lavorato molto,
molto duramente per riuscire in questo”, rivela. “Il
primo film è stato un tale fenomeno. I libri hanno
avuto un grandissimo successo. Il mio primo compito era quello
di rispettare l’amore che i fan provano per il libro
e, di conseguenza, l’amore che poi hanno trasferito
anche sul film. Non c’era alcuna necessità di
cambiare il mondo descritto nel libro. In questo film accadono
molte altre cose rispetto al libro, ma i fan possono stare
tranquilli: sono stati rispettati in tutto e per tutto”.
Nel corso della produzione il regista ha costantemente consultato
la scrittrice, anche per questioni meno rilevanti, come spiega
la stessa Meyer. “Mostrava interesse per i minimi dettagli”,
racconta la scrittrice: “Ha controllato ogni minimo
particolare. Voleva rimanere il più fedele possibile
al libro, è stato molto scrupoloso da questo punto
di vista”.
Per Weitz avere a disposizione l’autrice era essenziale.
“In film come il Signore degli Anelli non era possibile
chiedere a Tolkien cosa avesse in mente quando ha scritto
il libro”, prosegue il regista. “Mentre io avevo
la possibilità di scrivere a Stephenie via mail per
chiederle sia dettagli pratici, come ad esempio ‘I poteri
di Jasper hanno effetto su Bella?’, ma anche questioni
di ordine metafisico. Questo mi ha permesso di essere certo
in ogni momento di rimanere fedele al libro”.
Meyer ha apprezzato la meticolosità di Weitz, come
rivela lei stessa, “E’ una di quelle persone che
sanno ascoltare. E’ molto tranquillo e allo stesso tempo
sa cosa vuole. Sapevo che il mio materiale era in buone mani
con lui”.
Per la Meyer, scrivere New Moon è stata un’esperienza
totalmente diversa da quella del primo libro. “Probabilmente
è il libro più difficile che abbia mai scritto,
perché per la prima volta in vita mia ero certa che
la gente avrebbe letto ciò che stavo scrivendo. Quando
scrivevo Twilight, lo facevo per me solamente. Poi improvvisamente,
mi è sembrato che le persone avessero iniziato ad osservarmi.
Ho avuto quella che si chiama ‘Paura da palcoscenico’.
New Moon era un libro così diverso, non era necessariamente
ciò che i fan si sarebbero aspettati”, prosegue.
“Il primo libro parlava dell’amore vero. Una delle
possibili conseguenze quando si prova questo tipo di amore,
specialmente quando si è tanto giovani, è di
finire con il cuore in pezzi. Edward pensa di proteggere Bella
troncando la loro relazione”, spiega la Meyer. “Non
si aspetta il tormento e la rabbia che derivano dall’avere
un cuore infranto. Si tratta di un’esperienza universale
che accomuna sia gli uomini che le donne del pubblico. Alla
fine, impareranno quanto siano importanti l’uno per
l’altra. Bella avrà l’opportunità
di crescere e Edward dovrà rendersi conto del fatto
che ci sono cose che neanche lui può sapere”.
Un altro elemento centrale della storia è l’amicizia
che si sviluppa tra Bella e Jacob Black, che è un licantropo
e di conseguenza è un nemico naturale dei vampiri.
“La posta in gioco è ancora più alta”,
spiega Weitz. “Ora non è solo la vita di Bella
ad essere in pericolo, ma anche quella di Edward. In questo
capitolo abbiamo la possibilità di apprendere una mitologia
del tutto nuova e il film si apre verso orizzonti sconosciuti.
Certo, raccontiamo una storia che parla di vampiri e licantropi
e di altre situazioni sovrannaturali”, prosegue il regista.
“Ma al di là di queste cose si tratta di una
storia che parla dei più basilari sentimenti umani:
l’amore, il desiderio, la necessità, la perdita,
l’affetto e l’amicizia. Parla dei pericoli che
corriamo quando siamo innamorati. Come dice Bella in Twilight,
lei non ha paura di Edward perché è un vampiro,
ma perché è perdutamente innamorata di lui.
In questo film ci troviamo di fronte ad un triangolo amoroso
molto interessante”.
Meyer afferma di essere molto emozionata per questo episodio
della saga, più di quanto non lo sia stata per il primo.
“Twilight ha iniziato tutto, è stato quasi un
trampolino”, dice. “Ora stiamo per saltare e raggiungeremo
un livello completamente nuovo. I membri del cast si conoscono,
conoscono il loro personaggio e sono felici di essere tornati.
Il libro era più denso di emozioni in un certo senso,
e anche più profondo. Ma nel film ci sono tanti nuovi
personaggi, sarà davvero divertente. Non vedo l’ora
di vedere interagire i membri del branco di lupi e poi, ovviamente,
anche i Volturi saranno fantastici”.
Ciò nonostante, i fan rimangono sempre la forza motrice
di tutto, ribadisce l’autrice. “Si tratta di personaggi
che ho inventato nei miei sogni”, dice stupita. “Eppure
i fan si preoccupano seriamente di quello che accadrà
loro. Si fanno domande del tipo ‘Cosa fanno il venerdì
sera di solito? Dove si fa la manicure Bella?’ Ogni
minimo dettaglio. Il fatto che ci sia così tanta gente
che si interessi ai tuoi personaggi rappresenta un complimento
enorme per uno scrittore”.