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Anno
2011
Nazione
USA
Genere
commedia
Durata
98'
Uscita
03/02/2012
distribuzione
Walt Disney Pictures |
Regia |
James
Bobin |
Sceneggiatura |
Jason
Sege,
Nicholas Stoller |
Fotografia |
Don
Burgess |
Montaggio |
James Thomas |
Scenografia |
Steve
Sakland |
Costumi |
Rahel
Afiley |
Musica |
Christophe Beck |
Produzione |
Walt
Disney Pictures, Mandeville Film, Muppets Studio |
Interpreti |
Alan
Arkin
Amy Adams
Chris Cooper
Danny Trejo
Emily Blunt
Jason Segel
Rashida Jones
Ricky Gervais |
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L’unica
fatica alla quale ci si dovrà abituare è l’irriconoscibile
voce di Kermit, la rana più famosa del mondo, che per
bocca di Mino Caprio - già Peter Griffin nella serie
I Griffin e il barista Boe Szyslak nella serie I Simpson e con
una notevole carriera di doppiatore alle spalle - appare piuttosto
dimessa, insomma, non il solito Kermit! Ma quello è anche
il ruolo che spetta in questa ultima apparizione al Muppet più
popolare. Una rana che soffre di depressione per la perduta
celebrità.
Troppo incentrato sul musical la prima mezz’ora del film
è quasi un’agonia. Non per essere xenofobi ma bisognerà
prima di tutto abituarsi all’idea di un legame fraterno
(proprio di sangue) tra un umano e un Muppet di nome Walter,
poi bisognerà accettare i loro balletti fiabeschi come
intrattenimento, spalleggiati da una Amy Adams che tenta una
performance alla Judy Garland ne Il mago di Oz. Viene così
da chiederci se a quel bambino-nintendo con una espressione
da gormito che mangia i popcorn seduto davanti a noi possa interessare
minimamente, o se anche susciti qualcosa nel pubblico tra i
40 e i 60 anni, non riconoscendo per molto tempo la vivacità
delle pellicole Muppet degli anni verdi e avendo visto già
mille volte il mago di Oz. Ma il bello arriverà. I Muppet
infondo si sono separati già da tempo, e qualcuno di
loro ormai si è ridotto in solitudine in una grande villa
fredda, qualcun’altro suona in locali di secondo ordine,
chi dirige cantieri, chi conduce Tg e chi invece aggiudica un
accento glamour alla pellicola come Miss Piggy, diventata per
l’occasione Direttrice Editoriale di Vogue Paris e alle
prese con ciambelle glassate.
Walter accanito fan dei Muppet coinvolgerà il fratello
umano a far in modo di ricongiungere il gruppo per cercare di
salvare i Muppet Studios che il petroliere Tex Richman vorrebbe
radere al suolo. Ci vogliono dieci milioni di dollari per salvare
il teatro e questo motiverà il gruppo a tornare in scena.
In una divertente ri-presentazione dei personaggi, tra cui si
distingue per comicità Animal, il batterista alle prese
con un rifiuto da bacchette e con la sua nuova vita zen, il
film acquisterà improvvisamente tono e colore, e tutto
lo spirito Muppet scoppietterà in una carrellata di personaggi
eccentrici e scatenati. Infondo i Muppet stanno cercando l’assenso
del pubblico dentro e fuori lo schermo. Se nella finzione è
Walter a restituirli al successo, nella realtà l’idea
di riportarli al cinema è proprio di Jason Sage, l’attore
principale e protagonista dei balletti di cui sopra. Come i
Muppet anche il loro padre Jim Henson sembra immortale, essendo
il film tratto da un soggetto del noto regista, concluso poco
prima della sua scomparsa.
Oltre all’energia della loro musica, tra cui il tormentone
Mahna Mahna…m, i muppet ci ricordano con delicatezza il
valore dell’amicizia e dell’amore mentre svelano
in maniera molto più profonda il segreto per trovare
la nostra identità in questo mondo e viverla felici.
“It’s time to play the music, It’s time to
light the lights; It’s time to meet the Muppets on
the Muppet Show tonight“.
[silvia langiano] |