Saremo
anche dei nostalgici, ma belli erano i tempi in cui una commedia
era una commedia, un film di spionaggio era un film di spionaggio,
un film d’avventura era solo un film d’avventura.
Oggi in tempi di mancanza di idee e di cinema post-moderno,
i generi puri e duri tendono a scomparire per lasciare il posto
a commistione di generi e stili la cui unica finalità
è quella di raccattare più pubblico possibile
dai gusti più diversi. Tutti nello stesso calderone,
o meglio polpettone che sa di riscaldato. Se poi ci aggiungiamo
un pizzico di gossip per attirare le casalinghe disperate, ecco
che il pranzo è praticamente servito.
Cosa c’entra questo con Mr and Mrs
Smith? C’entra purtroppo.
John (Brad Pitt) e Jane (Angelina Jolie) Smith sono una normale
coppia che vive in periferia, con un normale matrimonio senza
vivacità. Ma ognuno dei due nasconde qualcosa all’altro:
entrambi sono in realtà due assassini efficienti, ben
pagati, che lavorano per organizzazioni rivali.
Quando vengono incaricati di assassinarsi a vicenda, i due scopriranno
una nuova fonte di emozione nel loro matrimonio…
La guerra degli Smith per chi ricorda quel piccolo capolavoro
di cattiveria targato Danny De Vito in cui una coppia di lungo
corso si massacrava letteralmente all’interno della loro
casa trasformata in una sorta di Ohama Beach. Naturalmente siamo
anni luce lontani da La Guerra dei Roses
perché non crediamo neanche per un secondo che la neo
coppia Bradd-Jolie abbia serie intenzione di farsi del male,
troppo impegnata a scambiarsi languide occhiate e battutine
sceme.
Un mix di eterogenei componenti che vuoi per una sceneggiatura
povera, recitazioni di maniera ed un regista che dopo un interessante
esordio (Swinger, qualcuno se lo
ricorda?) sta lentamente scivolando in lavori di maniera (The
Bourne Identity), sembrano amalgamarsi con estrema difficoltà,
tanto che il lungo, insopportabile finale è costituito
da uno spettacolare quanto superfluo ai fini della storia (?)
inseguimento per le strade di Los Angeles. Un film dal fiato
corto e dall'alito pesante che ha il difetto di cercare a tutti
i costi la simpatia dello spettatore con inutili ammiccamenti
e sguardi in macchina come le sedute dal consulente matrimoniale
che ricorda tanto Harry ti presento Sally
senza la levità di un'opera realizzata con il cuore invece
che con i dollaroni verdi di Zio Paperone. [fabio
melandri]
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