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Regia
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Teresa De Pelegri, Dominic Harari |
Sceneggiatura |
Teresa
De Pelegri,
Dominic Harari |
Fotografia |
Danny
Cohen |
Montaggio |
Fernando
Pardo |
Musica |
Charlie
Mole |
Interpreti |
Norma
Aleandro, Guillermo Toledo, Maria Botto, Marian Aguilera, Fernando
Ramallo, Alba Molinero, Mario Martin |
Anno |
2004 |
Durata |
95' |
Nazione |
Spagna
- UK |
Genere |
commedia |
Distribuzione |
IIF |
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Il
conflitto israelo-palestinese raccontato attraverso la
lente deformante e divertita della commedia grottesca.
Originale nell’idea, lodevole nell’intenzione,
scoraggiante nel risultato.
Leni Dalinsky, ragazza ebrea, torna a casa per presentare
il fidanzato Rafi, professore ebreo di Gerusalemme, alla
famiglia. Tutto sembra procedere per il meglio, quando
improvvisamente la situazione precipita con la rivelazione
da parte di Rafi di essere palestinese oltre che il probabile
autore materiale dell’assassinio del padre di Leni
mediante ciotola di zuppa surgelata volata accidentalmente
dalle sue
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mani
fuori dalla finestra sulla testa di un uomo che ha una
fisionomia tremendamente familiare per la famiglia Dalinsky.
Un meccanismo comico basato su situazioni paradossali
tanto artificiose quanto pretestuose, con una recitazione
esasperata e straniante da parte dell’intero cast,
in cui naufraga impotente Guillermo Toledo, apprezzato
gigolo nel recente Crimen Perfecto
altra commedia grottesca della stagione cinematografica,
da poco passata sui nostri schermi.
Un’occasione mancata, da parte dei due debuttanti
registi e |
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e sceneggiatori Teresa De Pelegri e Dominic Larari, marito
e moglie nella vita, che dopo un promettente avvio fatto
di premesse narrative ben congegnate e rapide presentazioni
dei personaggi e relazioni in campo, non riesce a far
esplodere la carica comica accumulata nelle prime battute,
implodendo in una serie di amenità e quisquilie
reiterate che indispettiscono e annoiano con estrema rapidità.
Una serie di buone intenzioni mal sviluppate per un canovaccio
forse valido per un esilarante cortometraggio.
Un’occasione persa per parlare di rancori e pregiudizi
che avvelenano da troppo tempo due popoli costretti a
dividersi
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un lembo di terra troppo stretto, sotto la lente deformante
della commedia. Presentato al Festival di Locarno vincitore
del premio Miglior Film e Migliore Sceneggiatura al
Montecarlo Film Festival De La Comédie. Per chi
si accontenta... [fabio
melandri]
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