Mary
id.
Regia
Abel Ferrara
Sceneggiatura
Abel Ferrara,
Simone Lageoles, Mario Isabella
Fotografia
Stefano Falivene
Montaggio
Fabio Nunziata, Langdon F. Page
Musica
Francis Kuiper
Interpreti
Juliette Binoche, Matthew Modine, Forest Whitaker, Heather Graham, Stefania Rocca, Marie Cotillard, Marco Leonardi, Elio Germano
Anno
2005
Durata
83'
Nazione
Italia/USA
Genere
drammatico
Distribuzione
Mikado
Partendo da una Trinità umanizzata in chiave post 11 settembre - Tony Childress, un regista indipendente che interpreta il ruolo di Gesù Cristo nel suo nuovo film “This is my Blood”, Marie Palesi, attrice di talento che ricopre il ruolo di Maria Maddalena, e Ted Younger, giornalista televisivo che conduce un programma sulla vita di Gesù -, Ferrara si insinua per l’ennesima volta nelle piaghe insane della spiritualità. Sua e di tutti gli uomini. In un mondo senza redenzione e senza fede. Tra crisi esistenziali, illuminazioni divine e perdita di ideali. Che Ferrara sia cattolico o meno poco importa. Il suo film parla di spiritualità. Di come l’interpretazione di un ruolo fittizio abbia ripercussioni sulla vita reale proprio in virtù di una immedesimazione spirituale. Di come di fronte alla tragedia personale riemerga prepotente la necessità di appellarsi a qualcosa di più grande di noi. Di come il destino incomba senza lasciare scampo a chi si ostina a non credere in un sistema ultraterreno. E da qui la Trinità di Ferrara si sfalda. Marie a fine riprese decide di non tornare a New York ma di raggiungere il Santo Sepolcro a Gerusalemme. Tony, alla prima del suo film, si chiude dentro al cinema svuotato dalla minaccia di un attentato e inveisce contro il mondo cattolico. Ted si rivolge a Dio e lo supplica di prendere se stesso al posto del figlio neonato in fin di vita. Ma non ci sono risposte. Non si cerca di spiegare l’intellegibile. Il Cristo resta inchiodato alla croce, le bombe continuano a scoppiare, gli innocenti a morire. A metà tra Il vangelo secondo Matteo di Pasolini e L’ultima tentazione di Cristo di Scorsese. Abel Ferrara e il suo Dio. Abel Ferrara e il suo spirito. Abel Ferrara e il suo mondo. Solo suo. [marco catola]