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Regia |
Peter
Berg |
Sceneggiatura |
Peter
Berg |
Fotografia |
Tobias
A. Schliessler |
Montaggio |
Colby
Parker Jr. |
Scenografia |
Tom
Duffield |
Costumi |
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Musica |
Steve
Jablonsky |
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La
pellicola è la trasposizione cinematografica dell'omonimo
romanzo autobiografico Lone Survivor:
The Eyewitness Account of Operation Redwing and the Lost Heroes
of Seal Team 10 di Marcus Luttrell, ex-Navy
SEAL in missione in Afghanistan.
Nel 2005, durante la guerra contro i talebani in Afghanistan,
una squadra di Navy SEAL, truppe d’elite della Marina
USA, viene incaricata di una missione di Target Acquisition
in territorio nemico: devono verificare la presenza di un pericoloso
capo talebano in un villaggio perduto tra le montagne, e quindi
guidare l’attacco e garantire la soppressione del terrorista.
I quattro vengono quindi depositati da un elicottero nei monti
afghani e penetrano, con una lunga marcia, nel cuore del territorio
occupato dai talebani, raggiungendo il villaggio. Qui un fatto
imprevedibile, e una difficile e azzardata decisione, faranno
precipitare gli eventi, causando un terribile scontro a fuoco.
Il film
ha avuto una genesi alquanto complessa, sia per la difficoltà
di mettere in piedi una ricostruzione credibile della guerriglia
afghana, sia per gli impegni del regista Peter Berg (Battleship)
che degli interpreti. La sceneggiatura ha visto l’attiva
partecipazione del vero Marcus Luttrell, scampato alla missione
del 2005 e testimone della crudezza degli scontri; il taglio
prescelto è simile a quello già sperimentato
da Ridley Scott nel film di culto Black
Hawk Down del 2001: dialoghi ridotti all’essenziale,
scarso o inesistente approfondimento psicologico dei personaggi,
crudo realismo delle scene di combattimento, accurata ricostruzione
del fatto storico con minime licenze narrative. Di più,
il regista ammette che in questo caso ha sentito la responsabilità
della testimonianza del sacrificio dei militari coinvolti,
caricando al pellicola anche di un ruolo memorialistico e
di tributo, così limitando di fatto le possibili scelte
narrative.
E’ in quest’ottica che il film va valutato. Non
si tratta di un action movie di invenzione, dove i personaggi
contribuiscono in maniera determinante alla costruzione “architettonica”
della narrazione; qui il vero protagonista sembra essere più
il Fato, che interviene con un fattore minimo e apparentemente
insignificante (un gregge di capre vagolante per le montagne),
sparigliando i piani dei protagonisti, rendendo vana la preparazione
e l’organizzazione a supporto, imponendo ai quattro
una decisione terribile. E quindi, in una sorta di disaster
movie, riversando tutta la contrarietà possibile sui
malcapitati soldati, che si troveranno a fronteggiare un esercito
agguerrito, presente, incalzante, più simile a una
valanga che a una truppa umana. E la tecnologia cede di schianto;
gli uomini subiscono l’impatto fisico dell’ostilità
che li circonda ( dirupi, pietre, alberi li fronteggiano,
percuotono, squassano almeno quanto le fucilate dei talebani),
le comunicazioni non funzionano, la modernità scompare
di fronte all’eternità della Natura e all’antica
umanità dei nativi. Alla fine, saranno le vecchie gambe
di un anziano Pashtun a vincere su telefoni satellitari e
GPS.
La regia di Berg sorregge il film con ritmo adeguato, alternando
inquadrature di elevato dinamismo a statiche contemplazioni
dei paesaggi e dei volti dei protagonisti con buona maestria.
Gli interpreti principali prestano soprattutto la propria
sofferta fisicità al ruolo dei soldati, nell’ambito
del ruolo assegnato, affidando a brevi battute, sguardi sommessi
e volti semi impassibili la differenziazione dei personaggi
e delle loro aspettative.
Non convince pienamente l’ambientazione ricreata in
New Mexico, pur prodiga di splendidi scenari, ben fotografati
da Tobias A. Schliessler, mentre risulta vigoroso e accattivante
il commento musicale di Steve Jablonsky.
Il film risulta in definitiva quello che intendeva essere:
una sofferta e dolente testimonianza di un doloroso episodio
bellico e del sacrificio degli uomini che vi hanno preso parte,
incorporando tratti eterni del cinema made in USA (onore,
sacrificio, virilità, duello) in un prodotto più
che dignitoso.
[massimo stinco]
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Interpreti |
Mark
Wahlberg, Taylor Kitsch, Emile Hirsch, Ben Foster, Eric
Bana
Alexander Ludwig, Yousuf Azam, Ali Suliman, Jerry Ferrara,
Scott Elrod |
Produzione |
Envision
Entertainment Corporation, Film 44, Herrick Entertainment,
Hollywood Studios International, Spikings Entertainment,
Weed Road Pictures |
Distribuzione |
Universal
Pictures |
Uscita |
20/02/2014 |
Nazione
| Anno |
USA | 2013 |
Genere
| Durata |
azione | 121' |
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