Lars e una ragazza tutta sua
Lars and the Real Girl
Regia
Craig Gillespie
Sceneggiatura
Nancy Oliver
Fotografia
Adam Kimmel
Montaggio
Tatiana S. Riegel
Scenografia
Arv Grewal
Costumi
Kirston Mann
Musica
David Torn
Interpreti
Ryan Gosling, Emily Mortimer, Paul Schneider, Kelli Garner, Patricia Clarkson,
Nancy Beatty, R.D. Reid, Joe Bostick, Liz Gordon, Nicky Guadagni
Produzione
Sidney Kimmel Entertainment
Anno
2007
Nazione
USA
Genere
commedia
Durata
106'
Distribuzione
DNC
Uscita
04-01-2008
Giudizio
Media

Lars è un ragazzo timido, insicuro e introverso. Vive in un garage accanto alla casa del fratello e di sua moglie e lavora come impiegato in un ufficio. La morte dei genitori lo ha bloccato. Il suo meccanismo si è inceppato e non va né avanti né indietro. Nel suo mondo non permette l'accesso agli estranei e ogni interessamento lo subisce come un trauma.
Lars è atletico e robusto, ha una gran bella fantasia e i suoi occhi tradiscono un bisogno d'affetto disarmante. Proibisce ogni contatto fisico che lo fa stare male come se qualcuno gli bruciasse una parte del corpo. La comunità gli vuole bene, ma non sa come aiutarlo, tutti vorrebbero fare qualcosa, andargli incontro e soddisfare le sue esigenze, ma Lars non esprime dei bisogni particolari. Sembra felice così com'è. Due donne in particolare cercano di farlo uscire dal guscio, la cognata e la collega innamorata. Ma Lars non vuole saperne e quando viene a sapere che su internet può ordinare una bambola gonfiabile Lars se ne fa recapitare una a casa.
I familiari sono sconvolti, il fratello soprattutto è imbarazzato e pensa che l'unica soluzione sia ricoverarlo in un manicomio, per poi darsi la colpa e di fatto paralizzandosi di fronte a un comportamento che non sa più come definire. Già perché dove tutti vedono una bambola gonfiabile, una Real Doll, anatomicamente corretta, un artefatto costruito all'unico scopo di procurare un prolungato e appagante piacere sessuale, Lars vede in Bianca una donna da salvare, una povera ragazza dell'Est che ha sofferto ogni genere di umiliazione e persecuzione e che può finalmente restituirgli tutto l'affetto che in una vita intera non ha mai ricevuto da nessuno. Lars da una parte proietta in Bianca una parte di sé, modellando sulle sue curve al silicone una biografia per molti versi coincidente alla sua, e dall'altra si aspetta di essere compreso e capito come da nessun altro.
Ma quando la situazione diventa talmente paradossale da non potere essere più ignorata, Gus e sua moglie si rivolgono alla dottoressa di famiglia per guarirlo. La psicanalista sa quale chiave usare per essere accettata da Lars, e con la scusa di guarire Bianca riesce a scavare nell'inconscio di Lars che dovrà affrontare un percorso faticoso e interiore per superare i suoi problemi di socializzazione e dimostrare di essere una persona come tutti gli altri, soltanto un po' più stravagante.
Ambientata nel freddo e nei paesaggi imbiancati dalla neve del Midwest, dove è molto facile ritrovarsi da soli senza un affetto, senza una fonte di calore, questa commedia originale ed genuinamente spontanea si deve a uno dei talenti più innovativi della televisione contemporanea, la scrittrice Nancy Olivier, autrice di diverse puntate di Six Feet Under, dove un certo umorismo tagliente e raffinato si combina ad una vera e profonda conoscenza dei rapporti umani.
Il copione fin dalle prime battute si presenta tenero e delicato, non c'è nessuna indulgenza verso battute di bassa lega verso chi fa uso di artifici del genere per compensare carenze affettive e sessuali. Il regista e la sceneggiatrice si dedicano con un ritmo morbido e coinvolgente a partire da uno spunto provocatorio e trasgressivo uno dei vari drammi della società contemporanea, occidentale. Per molti versi Lars e una ragazza tutta sua è analogo a un altro ritratto compiuto pochi anni fa da Paul Thomas Anderson in Ubriaco d'amore. Ma mentre il film di Anderson prendeva una piega assurda e volutamente grottesca cominciando da una situazione di base quotidiana e diffusa, qui avviene il contrario. Da un incidente scatenante assurdo e grottesco, cosa succederebbe se un trentenne convincesse un'intera cittadina che la sua sex doll è una donna come un'altra, si sviluppano dinamiche concrete e realistiche. L'umanità che traspare da questa coppia è contagiosa e appassiona un'intera comunità che riesce a mettersi in discussione e a provare sentimenti veri. Bianca è come un angelo salvatore, come lo straniero senza nome di tanti western. Non ha un arco narrativo vero e proprio ma grazie alle sue caratteristiche riesce a trasformare gli esseri umani, a tirar fuori le loro paure e le loro insicurezze, avvicinando gli uni agli altri.
La sorpresa assoluta è l'attore protagonista, giustamente premiato al Torino Film Festival, capace di catalizzare su di sé le energie positive che la fredda sceneggiatura da sola non sarebbe mai riuscita a trasmettere. In mano a chiunque altro si correva il pericolo che diventasse una commedia volgare e pesante come se ne vedono tante sulle pulsioni post adolescenziali che si respira a Hollywood.
[matteo cafiero]