1973,
una Napoli serena e spensierata fa da sfondo alla storia di
Peppino Sansone.
Peppino è un bambino
di nove anni, non particolarmente “carino” nell’aspetto
sin dalla nascita, che vive con la sua caotica e numerosa
famiglia. Ha anche un cugino più grande, Gennaro, che
crede di essere Superman e come tale vive terrorizzato dal
potere della kryptonite.
Peppino trascorre le sue
giornate tra il folle e colorato mondo dei suoi giovani zii
materni, Titina (Cristiana Capotondi) e Salvatore (Libero
de Rienzo), fatto di feste "alternative" e collettivi
femminista, e tra l’inspiegabile ed improvviso silenzio
di mamma Rosaria (Valeria Golino).
Quando Gennaro muore per
un incidente, investito da un autobus, l’immaginazione
di Peppino lo riporta in vita, come un vero supereroe. Diventa
il suo amico immaginario con cui confidarsi e rapportarsi
con l’assurdo mondo degli adulti che lo circonda.
Dopo numerose e significative
esperienze da sceneggiatore televisivo e cinematografico,
oltre ad essere l’autore del libro da cui è tratto
il film, Ivan Cotroneo è alla sua prima esperienza
come regista. Il risultato è un film divertente e vivace,
con dialoghi ben costruiti, a tratti surreali. Perfetta realizzazione
dell’allegria e della sconsideratezza della realtà
degli anni ‘70 senza però mai cadere nell’idealizzazione
di quegli anni.
Da segnalare anche la
colonna sonora, che, come lo stesso regista afferma, interpreta
un ruolo importante nella narrazione della storia. Scelta
di brani accurata, adattamenti originali, descrivono ed accentuano
tratti di vita.
[maria
mineo]