Kiss kiss... bang bang
id.
Regia
Shane Black
Sceneggiatura
Shane Black
Fotografia
Michael Barrett
Montaggio
Jim Page
Musica
John Ottman
Interpreti
Robert Downey Jr., Val Kilmer, Michelle Monaghan, Corbin Bernsen
Anno
2005
Durata
102'
Nazione
USA
Genere
commedia-noir
Distribuzione
Warner Bros
Harry Lockhart (un ritrovato Robert Downey Jr) è un ladruncolo dotato di fascino e di uno strampalato ottimismo. In fuga da una rapina andata a male, inavvertitamente finisce in un'audizione per un film poliziesco e, prima che possa rendersene conto si ritrova a Los Angeles per un provino. Qui avrà a che fare con il sempre meno limpido mondo del cinema, di affaristi senza scrupoli e detective privati gay, di nome e di fatto (Val Kilmer).
Inutile riassumere in poche righe una trama elaborata che pesca a piene mani nella tradizione del cinema noir ed action (non per caso regista e sceneggiatore è Shane Black, ideatore della serie Arma Letale). Tra donne fatali, omicidi, killer che sembrano usciti da un film dei fratelli Coen – dovrebbero iniziare a chiedere i diritti a questo punto – il film scivola veloce come un colpo di pistola, senza lasciare tempo e modo di pensare; altrimenti il castello incantato cadrebbe miseramente.
Esempio di cinema post-moderno ed autoreferenziale, dal titolo onomatopeico che riassume in se due degli elementi che sono alla base, qualora esistesse la ricetta ideale, di un film di successo: sesso (kiss kiss) e violenza (bang bang). Siamo in pieno cinema pulp, un film costruito come un romanzo noir alla James Ellroy (con capitoli dai titoli accattivanti ed a tratti logorroici) ma condito da un umorismo dai toni grotteschi che rende verosimili anche gli eventi più improbabili (vedi la sottotrama del dito tranciato).
Un film che mescola spazio diegetico con l’extradiegetico come quando la pellicola viene stoppata, riavvolta e fatta ripartire sotto i nostri occhi e gli eventi commentati ad alta voce da uno dei protagonisti (ancora Downey Jr), come uno di quei fastidiosi spettatori incapaci di non rendere partecipe l’intera platea dei suoi personali commenti alla pellicola.
Ad ogni modo il film suscita minuto dopo minuto una crescente simpatia e ben si adatta ad una serata senza troppe pretese tra amici. [fabio melandri]