Io vi troverò
Taken
Regia
Pierre Morel
Sceneggiatura
Luc Besson, Robert Mark Kamen
Fotografia
Michel Abramowicz
Montaggio
Frédéric Thoraval
Scenografia
Hugues Tissandier
Costumi
Pamela Lee Incardona
Musica
Nathaniel Mechaly
Interpreti

Liam Neeson, Maggie Grace, Famke Janssen, Xander Berkeley, Katie Cassidy, Olivier Rabourdin,
Leland Orser, Jon Gries, David Warshofsky, Holly Valance

Produzione
Europa Corp., M6 Films
Anno
2008
Nazione
Francia
Genere
thriller
Durata
93'
Distribuzione
20th Century Fox
Uscita
14-08-2008
Giudizio
Media

L’agente segreto Bryan Mills (Leam Neeson), dopo aver dedicato una vita al proprio paese, a scapito degli affetti, decide di dimettersi per dedicarsi alla famiglia alla figlia Kim (Maggie Grace) che vive con l’ex moglie e il patrigno in una lussuosa villa di Los Angeles.
Alla richiesta della figlia di andare in vacana a Parigi con una amica, l’ex agente si dimostra preoccupato, ma acconsente a patto di sentirla per telefono tutti i giorni e di essere informato sui loro spostamenti. Le preoccupazioni di Mills si riveleranno presto fondate. Nella capitale francese le due ragazze vengono rapite da un'organizzazione che commercia in prostitute. Bryan ha solo novantasei ore per ritrovarla prima che venga venduta. L’ex agente segreto è costretto a tornare a lavoro, questa volta per sua figlia.
L'operatore e direttore alla fotografia di Luc Besson, Pierre Morel, a quattro anni dall’ esordio con District 13, torna a dirigere un film scritto e prodotto dal maestro francese, cimentandosi in un thriller in molti momenti forzato.
Nonostante il soggetto gravoso che richiama il soggetto di Hardcore di John Milius, e la presenza di un interprete del peso di Liam Neeson, il film non si dimostra un vero e proprio thriller, ma un action movie estivo, di intrattenimento. La sceneggiatura preme astutamente sul lato emotivo, e l’evolversi della trama non riesce a raggiungere il giusto grado di tensione e spessore che il genere (vengeance movie) vorrebbe.
Tanti i cliche, uno fra tanti come esempio quello dell’eroe che, come da tradizione, giustifica la brutalità dei suoi metodi in quanto difensore degli innocenti e della giustizia. Un ruolo insolito per Liam Neeson che, incattivito e invincibile, è una vera macchina di morte implacabile. Gli autori sembrano non avere senso della misura, ed eccedono in una folle carneficina che si prende estremamente sul serio. Ne risulta un prodotto di entertainment estivo ben confezionato ma che non ha molto da dire. Film che regalerà qualche minuto di divertimento ma che dimenticheremo in fretta.
[andrea pirrello]