L’agente
segreto Bryan Mills (Leam Neeson), dopo aver dedicato una
vita al proprio paese, a scapito degli affetti, decide di
dimettersi per dedicarsi alla famiglia alla figlia Kim (Maggie
Grace) che vive con l’ex moglie e il patrigno in una
lussuosa villa di Los Angeles.
Alla richiesta della figlia di andare in vacana a Parigi con
una amica, l’ex agente si dimostra preoccupato, ma acconsente
a patto di sentirla per telefono tutti i giorni e di essere
informato sui loro spostamenti. Le preoccupazioni di Mills
si riveleranno presto fondate. Nella capitale francese le
due ragazze vengono rapite da un'organizzazione che commercia
in prostitute. Bryan ha solo novantasei ore per ritrovarla
prima che venga venduta. L’ex agente segreto è
costretto a tornare a lavoro, questa volta per sua figlia.
L'operatore e direttore alla fotografia di Luc Besson, Pierre
Morel, a quattro anni dall’ esordio con District
13, torna a dirigere un film scritto e prodotto dal
maestro francese, cimentandosi in un thriller in molti momenti
forzato.
Nonostante il soggetto gravoso che richiama il soggetto di
Hardcore di John Milius, e la
presenza di un interprete del peso di Liam Neeson, il film
non si dimostra un vero e proprio thriller, ma un action movie
estivo, di intrattenimento. La sceneggiatura preme astutamente
sul lato emotivo, e l’evolversi della trama non riesce
a raggiungere il giusto grado di tensione e spessore che il
genere (vengeance movie) vorrebbe.
Tanti i cliche, uno fra tanti come esempio quello dell’eroe
che, come da tradizione, giustifica la brutalità dei
suoi metodi in quanto difensore degli innocenti e della giustizia.
Un ruolo insolito per Liam Neeson che, incattivito e invincibile,
è una vera macchina di morte implacabile. Gli autori
sembrano non avere senso della misura, ed eccedono in una
folle carneficina che si prende estremamente sul serio. Ne
risulta un prodotto di entertainment estivo ben confezionato
ma che non ha molto da dire. Film che regalerà qualche
minuto di divertimento ma che dimenticheremo in fretta.
[andrea pirrello]