Io sono l'amore
id.
Regia
Luca Guadagnino
Sceneggiatura
Barbara Alberti, Ivan Cotroneo, Walter Fasano, Luca Guadagnino
Fotografia
Yorick Le Saux
Montaggio
Walter Fasano
Scenografia
Francesca Balestra Di Mottola
Costumi
Maria A. Cannarozzi, Jil Sander
Musica
John Adams
Interpreti
Tilda Swinton, Pippo Delbono, Alba Rohrwacher, Flavio Parenti,
Edoardo Gabbriellini, Gabriele Ferzetti, Marisa Berenson
Produzione
MIKADO FILM, Firstsun in collaborazione con RAI CINEMA, La Dolce Vita Productions, Pixel Dna
Anno
2009
Nazione
Italia
Genere
drammatico
Durata
120'
Distribuzione
Mikado
Uscita
19-03-2010
Giudizio
Media

Lo sapevate che pure i ricchi soffrono e sono vittime dei problemi dell'ammorre? No, cioè, per me è una novità. A darci la sconvolgente rivelazione è Io sono l'amore che è un film dove c'è la figlia che le piaccion le donne, ma mica può dirlo al padre, sennò quello s'incazza; il figlio che vorrebbe più potere nell'azienda di famiglia, ma non può allargarsi, sennò il padre si incazza; la madre che ha una relazione con un giovane cuoco, ma deve tener tutto segreto sennò il marito s'incazza e infine c'è il capofamiglia che è sempre nervoso, ma non capisce perchè.
La morale del film è che i soldi non fanno la felicità. Per questa ragione spero tantissimo che Pippo l'usuraio veda il film, e si ravveda, cancellandomi il debito di 150000 euro che ho accumulato con lui.
Io scherzo, il film mica era brutto, eh. Meglio di Beautiful peggio di Visconti, dai. Che poi non si capisce mica dove voglia andare a parare con quella confezione curatissima e coi i giochi di forma, probabilmente c'è un tentativo di superare il melodramma classico.
Ma vedendolo rimane comunque il dubbio che l'effettivo superamento ci sia stato e non siamo di fronte alla solita minestra con appena qualche ingrediente in più del solito. Ma va bene pure così, non lamentiamoci, cribbio, che una volta tanto che in Italia si sperimenta un po' sul genere, sarebbe criminale parlarne male. Diciamo che la via è imboccata, ora bisogna camminare e sperare di non sbatter contro a un muro. [davide luppi]