Io, Don Giovanni
id.
Regia
Carlos Saura
Sceneggiatura
Carlos Saura, Raffaello Uboldi
Alessandro Valllini
Fotografia
Vittorio Storaro
Montaggio
Julia Juaniz
Scenografia
Paola Bizzarri
Luis Ramirez
Costumi
Marina Roberti
Birgitt Hutter
Musica
Mozart
Interpreti
Lorenzo Balducci, Lino Guanciale, Emilia Verginelli, Tobias Moretti, Ennio Fantastichini
Ketevan Kemolidze, Sergio Foresti, Borja Quiza, Carlo Lepore, Francesca Inaudi, Franco Interlenghi
Produzione
Andrea Occhipinti, Andres Vicente Gomez, Igor Uboldi
Anno
2009
Nazione
Italia, Spagna
Genere
drammatico
Durata
127'
Distribuzione
Lucky Red
Uscita
21-10-2009
Giudizio
Media

Venezia. Tra i canali immersi in una fitta nebbia, si intravede lontano un lumicino che avanza lento. A poco a poco una mano rompe questo muro silenzioso, bianca, marmorea. E' quella di una statua di Don Giovanni, che lentamente appare come un fantasma shakespeariano in tutta la sua maestosità.
Con questo inzio che pare un sogno felliniano, si apre Io, Don Giovanni il nuovo lavoro di Carlos Saura. Torniamo indietro nel tempo e ci troviamo nella Repubblica Veneziana del 1763, dove in una chiesa colma di fedeli e di curiosi si sta per compiere il rito del battesimo. Un vescovo presiede la cerimonia. Giacomo Casanova, seduto tra la folla, osserva con disapprovazione il battesimo dei quattro ebrei. Tra di loro c’è anche un ragazzo, Emanuele Conegliano. Il giovane non è convinto di voler passare nel “grembo della Santa Madre Chiesa”, ma il vescovo, notata la curiosità del ragazzo verso il testo della Divina Commedia trovato nella sacrestia, lo convince ad accettare, promettendogli l’accesso all’intera biblioteca. Una volta battezzato, il ragazzo diventa Lorenzo da Ponte…
Lorenzo prende gli ordini da sacerdote, ma l’amicizia con Casanova gli permette di non rinunciare al suo animo libertino. Frequenta donne, prostitute, ma soprattutto usa la sua dote di poeta per scrivere e diffondere versi contro la Chiesa ed il potere dell’Inquisizione.
Dopo una serata in una sala da gioco in compagnia di un vecchio giocatore, Lorenzo conosce Annetta, sua figlia, di cui si innamora follemente. Lorenzo giura di accudire e proteggere Annetta, ma non appena fatta la promessa torna in sé e fugge dal palazzo vittima del senso di colpa. Esiliato dlla Santa Inquisizione con l’accusa di appartenere ad una società massonica e di aver agito contro il volere della Chiesa, Lorenzo si trasferisce a Vienna, città dalla mentalità molto più liberale. Qui conosce le due cantanti migliori di Vienna, la Ferrarese e la Cavalieri, il maestro Salieri e l’imperatore Giuseppe II che, dimostrando subito simpatia verso il prete libertino, gli propone di occuparsi del libretto de ”Le nozze di Figaro” di Mozart. Il primo lavoro di Lorenzo è un successo. Inizia così una strettissima collaborazione con il maestro che lo porterà alla travagliatissima genesi del Don Giovanni, figura ricalcata sull'immagine di Casanova, libertino amante della libertà e della passione che a poco a poco cambia registro per ricalcare la nuova immagine del suo librettista, Lorenzo, uomo che dopo una vita di vizi incontra il vero amore e lo sposa.
Curioso film questo di Saura che conquista sopratutto per la sua estetica e messa in scena prettamente teatrale, illuminata dalle luci calde ed avvolgenti di Vittorio Storaro e da quinte formate da pannelli teatrali che prendono vita, come sipari trasparenti in un gioco di riflessi, le messe in scena del Don Giovvani nel suo work in progress, che sono il vero gioiello della pellicola. Produzione Italo-Spagnola, con attori italiani nei panni dei protagonisti Dal Ponte, un Lorenzo Balduccci un po' troppo ingessato nel ruolo, e Mozart, un convincente Lino Guanciale da Tor Bellamonaca.
[fabio melandri]

fuori concorso


Il dissoluto punito ossia il DON GIOVANNI
Commissionata dall’imperatore Giuseppe II, il Don Giovanni è un’opera lirica, in due atti, di Wolfgang Amadeus Mozart.
E’ la seconda delle tre opere italiane che il compositore scrisse su libretto di Lorenzo Da Ponte (la prima fu Così fan tutte, la successiva Le Nozze di Figaro).
Composto tra il marzo e l'ottobre del 1787, quando Mozart aveva 31 anni, il Don Giovanni, considerato uno dei massimi capolavori della storia della musica e dello stesso Mozart, è andato in scena per la prima volta al Teatro Nazionale di Praga il 29 ottobre 1787. Dopo il grandissimo successo praghese, l’opera venne rappresentata l’anno successivo al Burgtheater di Vienna, rappresentazione per cui, secondo quanto affermato da una folta schiera di studiosi, sembra che l’autore avesse apportato notevoli modifiche per il ben più conservatore pubblico viennese.
Lorenzo da Ponte attinse a numerose fonti letterarie dell’epoca. Con la collaborazione di Mozart, si appoggiò al precedente libretto di Giovanni Bertati (Don Juan Tenorio, ossia il convitato di pietra), che a sua volta aveva molto probabilmente derivato il suo testo dal dramma in versi del 1630 di Tirso Da Molina (Il seduttore di Siviglia e il convitato di pietra). Un riferimento importante per da Ponte e Mozart, inoltre, fu l’opera di Molière (Don Giovanni o il convitato di pietra), derivando da quest’ultimo la parte più leggera.
Come il sottotitolo stesso dice (“dramma giocoso”), infatti, stilisticamente il Don Giovanni oscilla tra opera seria e opera buffa.
I personaggi principali dell’opera sono:
• Don Giovanni: giovane cavaliere in continua ricerca di avventure amorose
• Leporello: servitore di Don Giovanni
• Commendatore: il signore di Siviglia, padre di Donna Anna.
• Donna Anna: figlia del Commendatore e promessa sposa di Don Ottavio.
• Don Ottavio: promesso sposo di Donna Anna.
• Donna Elvira: nobile dama di Burgos, sedotta e abbandonata da Don Giovanni.
• Zerlina: contadina corteggiata da Don Giovanni
• Masetto: promesso sposo, molto geloso, di Zerlina

ATTO I
Don Giovanni passa la vita a sedurre le donne, tanto che Leporello, suo servitore, sempre in bilico tra l’ironia, l’insolenza e la sottomissione nei confronti del suo padrone, appunta sul suo catalogo l’elenco aggiornato delle sue conquiste.
Don Giovanni uccide in un duello il Commendatore, dopo aver tentato di sedurre sua figlia, Donna Anna.
Don Ottavio, promesso sposo di Donna Anna, le promette vendetta.
Lanciatosi in nuove conquiste, Don Giovanni si imbatte in Donna Elvira, accorgendosi troppo tardi di averla già sedotta e abbandonata in passato. Leporello è costretto a svelarle la natura del suo padrone, nel frattempo fuggito.
Poco dopo, un gruppo di contadini è intento a festeggiare le nozze di Zerlina e Masetto. Don Giovanni si lancia alla conquista della giovane sposa ma, proprio quando Zerlina sta per cedere alle sue lusinghe, arriva Donna Elvira che, in preda alla rabbia, avverte la giovane delle vere intenzioni del suo seduttore. Si uniscono a loro Donna Anna e Don Ottavio, alla ricerca dell’assassino del Commendatore.
Su indicazione di Don Giovanni, Leporello organizza una festa per i due sposi. Tutti i personaggi si ritrovano alla festa ma Donna Anna, Donna Elvira e Don Ottavio sono mascherati. Dopo aver tentato nuovamente di sedurre la giovane sposa, Don Giovanni fugge con Leporello.

ATTO II
Don Giovanni e Leporello si scambiano i vestiti, in modo che Leporello possa distrarre Donna Elvira e Don Giovanni dedicarsi impunemente alla giovane cameriera.
Tutti cercano Don Giovanni: Masetto con un gruppo di contadini per vendicare Zerlina, Donna Anna con Don Ottavio per vendicare il Commendatore, Donna Elvira per implorarlo di redimersi. Dopo una serie di equivoci, i ruoli sono ristabiliti.
Rifugiatosi al cimitero, Don Giovanni si imbatte nella statua funebre del Commendatore e, spavaldo, invita lo spirito del Commendatore a cena.
Nel Palazzo di Don Giovanni tutto è pronto per la cena. Davanti alla statua del Commendatore, Don Giovanni rifiuta di pentirsi e di redimersi e per questo viene trascinato dai demoni all’inferno. Giustizia è fatta: il cuore di Donna Anna è ancora troppo scosso per il matrimonio, Masetto e Zerlina vanno a cena con gli amici, Donna Elvira si ritira in convento, Leporello va alla ricerca di un padrone più buono.