Innocenti bugie
Knight & Day
Regia
James Mangold
Sceneggiatura
Patrick O’Neill
Fotografia
Phedon Papamichael
Montaggio
Michael McCusker
Scenografia
Andrew Menzies
Costumi
Arianne Phillips
Musica
John Powell
Interpreti
Tom Cruise, Cameron Diaz, Peter Sarsgaard, Jordi Mollà, Viola Davis, Paul Dano
Produzione
Pink Machine, Todd Garner, Tree Line Films
Anno
2010
Nazione
USA
Genere
commedia, azione
Durata
110'
Distribuzione
20th Century Fox
Uscita
08-10-2010
Giudizio
Media

Questo è il tipico film che fa si che il giudizio sulle “americanate” si addolcisca, e quindi, quello che inizialmente stupiva e che adesso annoia torna ad essere coinvolgente, allontanandoci dalla zavorra delle aspettative intellettuali e tifando per il puro intrattenimento. Nonostante infatti sia concepito come un calco assoluto di tante altre spy-comedy, dove il gioco di coppia si alterna all’action-movie, un buonumore costante pone il film al centro dell’attenzione.
Ed ecco a voi il supereroe, la bionda sbadata e l’immancabile banda di supercriminali supercattivi. Come tutti i supereroi, Roy (Tom Cruise) passa il suo tempo combattendo. Espropriato di una vita privata e dei sentimenti più noti quali: mamma, papà, fidanzata, moglie, figlio, cane, lavoro e hobby, Roy non è altro che un equilibrista, tiratore a segno, picchiatore, pilota di aerei, carino e ironico, responsabile come l’Uomo Ragno e astuto come Zorro ed una lunga serie di doti fisiche che faranno brillare gli occhi di June (Cameron Diaz) ancor prima di capirne i principi morali, più o meno lo stesso bagliore che investì Chaterine Zeta Jones guardando Antonio Banderas in La Maschera di Zorro, prima ancora che si levasse il travestimento.
Senza chiedersi perché June si presterà al gioco di Roy e quello che credeva essere un incontro del destino alla Matthew McConaughey e Jennifer Lopez in Prima o poi mi Sposo si trasformerà in un gioco pericoloso, via via recepito da June con espressioni di stupore ereditate da Jim Carrey in The Mask. Ma a June, che al contrario del supereroe non mancano una casa, una famiglia, una sorella che deve sposarsi ed un lavoro davvero originale, sorgerà qualche dubbio e, allora, neppure un nerd occhialuto e col baffo alla Salvador Dalì, protetto di Roy, riuscirà a convincerla, rendendola per un momento traditrice. Qualche fotogramma ancora e June tornerà sui suoi passi decisa ad aiutare Roy nella sua Mission Impossible, anche se, in questo caso, Ethan Hunt non sarà affatto compianto, tanto Cruise, duttile e poliedrico, saprà convincerci, influenzati anche dalla stampa che continua a ricordarci di quanto lui sia orgoglioso di poter fare a meno dello stuntman. E noi gli crediamo, come crediamo anche a quel magnifico bikini di Cameron Diaz che anche se presto dovrà appendere al chiodo il bel vestito rosso con il quale si è fatta conoscere in The Mask, ci concede qualche colpo di coda mostrando un fisico ancora invidiabile.
A chi piace tutto questo, a chi non ritiene che il duro a morire sia un personaggio ormai stantio, a chi non si scandalizza davanti ad una sparatoria che avviene cavalcando una moto inseguita da una mandria di tori, dove i protagonisti ne usciranno incolumi riuscendo anche a scherzarci su, il film piacerà moltissimo. In un vivace valzer tra le pallottole, i due protagonisti verranno catapultati tra spettacolari location dall’America all’Europa, correndo sui tetti, andando in auto contromano, schivando tutto e tutti. Terrorizzata ma anche coraggiosa lei, costretta a rimettersi continuamente a posto la frangia , impavido e spericolato ma anche premuroso lui. Finiranno in una minuscola isola deserta dove saranno rincorsi da un aereo e sotto un’ infernale pioggia di bombe sarà bello capire come faranno ad uscirne fuori. Una gustosa dose di umorismo, a volte scontato ma che non stanca mai quando si decide di andare al cinema per lasciarsi andare alle famose “quattro risate”.[silvia langiano]