François
(Daniel Auteuil) è un mercante di successo, scaltro
e senza scrupoli, abituato ad avere pochi contatti umani.
Talmente pochi che una semplice cena di compleanno si trasformerà
in una scommessa. François deve “trovare”
il suo migliore amico e presentarlo entro la fine del mese
alla sua socia Catherine (Julie Gayet). A suo avviso, infatti,
il mercante non ha amici perché per lui “contano
solo gli oggetti”.
Nonostante l’iniziale spavalderia, per François
l’impresa si rivela più complicata del previsto.
A conti fatti non ha amici e tanto meno conoscenti. Quei pochi
che avvicina, ad esempio un suo collega e un compagno delle
elementari, lo scansano preoccupati e infastiditi dal suo
nuovo atteggiamento. Solo Bruno uno sconosciuto, di professione
tassista (Dany Boon) affetto da profonde insicurezze ma pieno
di attenzioni verso gli altri, gli fa pensare di poter vincere
la scommessa: sarà lui il suo migliore amico. Iniziano
spassose scene a due, allo stadio, in casa dei genitori di
Bruno, per strada e in un parco di Parigi dove il mercante
tenta di imparare a farsi degli amici. Ma il diavolo fa le
pentole, non i coperchi…
Auteuil, protagonista della vicenda, ha dichiarato che alla
visione della pellicola si è sentito in “una
di quelle opere che adoro perché alle risate succedono
sempre dei momenti di forte emozione”. Patrice
Leconte, grazie al tipico stile leggero e attento al realismo
della storia, anche in questo film tratteggia uno dei drammi
del nostro tempo. Il denaro, la mancanza di tempo e/o il disinteresse
impediscono di avere “il migliore amico”, quella
persona che si può chiamare anche alle 3 di notte per
chiedere aiuto o consiglio. Ironia, commedia e dramma sono
miscelate alla perfezione, grazie anche alla presenza di attori
ben amalgamati, a cominciare da Daniel Auteuil e Dany Boon.
Julie Gayet, la socia, ha così definito il lavoro al
fianco di Auteuil: “E’ come la migliore partita
di tennis che abbia mai giocato in vita mia. Avevo Federer
di fronte a me!”.
[valentina venturi]
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