Per chi
ha amato perdutamente il telefilm “Sex and The City”,
per le fashion victims, per chi adora godersi sul grande schermo
le interpretazioni di Meryl Streep, per le giovani e ingenue
aspiranti reporter, e per chi già sa che Gabbana si
scrive con due B, questo è il film che fa per voi.
Il duplice premio Oscar nel 1980 per Kramer
contro Kramer e tre anni dopo per La
scelta di Sophie veste i panni di Miranda Priestly,
potente direttore di Runnaway, la più influente rivista
di moda. Dispotica e impossibile da soddisfare, deve assumere
una nuova assistente, l’ennesima… La scelta ricade
sulla sciatta, grassottella (ma nemmeno poi tanto) e poco
fashion Andy (Anne Hathaway) che in un primo momento tutto
sembra tranne la persona adatta a svolgere questo compito
nel modo adeguato. La ragazza, tenace e sempre più
ammaliata dal mondo della moda, riesce a farsi valere realizzando
compiti a dir poco impossibili e trasformandosi da brutto
anatroccolo a cigno. Questo mondo la ottenebra al punto da
farle dimenticare amici e fidanzato. Niente paura: alla fine
il buonismo americano fa la sua apparizione, facendo vincere
i buoni.
La Streep è regale: è riuscita ad evitare il
risvolto macchiettistico di questa Crudelia Demon del terzo
millennio, dandole credibilità e piglio autoritario.
La stessa ha dichiarato: “La mia ispirazione principale
per Miranda è stata un’idea di economia. Un mio
amico è uno dei principali tycoon americani e la sua
agenda è calibrata al millesimo di secondo. Le sue
giornate sono misurate al minuto, tutto è predisposto
e ogni cosa risulta essere precisa. Non ha alcuno spazio rimasto
per la spontaneità. Questo perché deve massimizzare
il profitto e il ritorno degli sforzi compiuti nell'arco della
giornata. Miranda lavora tantissimo e si aspetta che tutti
gli altri facciano lo stesso. In questo senso io ho voluto
fare il meno possibile: nessuna isteria, nessuno sforzo perduto”.
Il film, tratto dal best-seller di Lauren Weisberger una ex
dipendente di Vogue, che ha suscitato scalpore nel mondo della
moda nel 2003, è diretto da David Frankel, regista
del telefilm che ha segnato la fantasia di milioni di telespettatrici
con la direzione degli episodi di Sex and the City. E sempre
da questo programma è stata scelta la costumista, la
rinomata Patricia Field.
Impossibile dimenticare Stanley Tucci, braccio destro di Mirando,
a cui viene fatta dire la frase simbolo della pellicola: “Certe
volte mi sembro scemo a dire queste cazzate dalla mattina
alla sera”. Saranno anche cazzate, ma molto godibili!
Buona visione. [valentina venturi]