Hot Fuzz
id.
Regia
Edgar Wright
Sceneggiatura
Edgar Wright, Simon Pegg
Fotografia
Jess Hall
Montaggio
Chris Dickens
Scenografia
Marcus Rowland
Costumi
Annie Hardinge
Musica
David Arnold
Produzione
Working Title Production, Big Talk Production
Interpreti
Simon Pegg, Nick Frost, Jim Broadbent, Timothy Dalton, Martin Freeman, Bill Nighy, Robert Popper
Anno
2007
Nazione
UK, Francia
Genere
thriller, commedia
Durata
121'
Distribuzione
UIP
Uscita
24-08-2007

Nick Angel è un eroe vero e proprio come da tanto tempo non se ne ammiravano le gesta al cinema. Ha collezionato più arresti di qualsiasi altro poliziotto del Regno Unito. E’ l’orgoglio del nuovo corso della sicurezza inaugurato da Tony Blair.
Nick Angel però non è un giustiziere della notte, è fin troppo rispettoso dei regolamenti, della legge, delle gerarchie, non soffre di manie di persecuzione, non è ossessionato dagli assassini ed ha un rapporto equilibrato e distaccato con il mondo criminale.
Nessun serial killer gli guasta le notti con incubi ricorrenti. L’unica vittima di tanto equilibrio è la moglie che ne chiede il divorzio fin dalle prime martellanti ed esilaranti sequenze. Angel viene lo stesso punito dai superiori e spedito in una tranquilla e sonnolenta cittadina della provincia inglese.
Anche Sandford ha un record. Non si verifica un reato penale da almeno vent’anni. La comunità ne è orgogliosa e si oppone al primo poliziotto di Londra dalla manetta facile che ne turbi la quiete. Angel si vede intrappolato in quello che ha sempre fuggito con tutto se stesso, l’ignavia e la nullafacenza. Sandford lo impigrisce tra riunioni di comitati di quartiere, gare di birra al pub, code al supermercato e rappresentazioni teatrali di dubbio gusto. Sandford ne fiacca l’attitudine all’investigazione e ne atrofizza l’intuito.
Ma nel villaggio le cose non sono come appaiono e la superficie di rispettabilità è incrinata da strani incidenti che ad uno ad uno coinvolgono i diversi personaggi del paese. Rallentato e depistato dagli stessi colleghi che dovrebbero aiutarlo, Angel scoprirà a sue spese che la vita di campagna non è al riparo dalla sete di sangue che anima ogni essere umano. Dove chiunque vedrebbe solo delle coincidenze tra le diverse morti, Angel ne indovina uno schema delittuoso ben preciso che lo porterà a fare pulizia e a risolvere uno dei casi più complessi della sua carriera.
Costruito in tre blocchi narrativi, l’arrivo in città, le indagini ostacolate e lo scontro finale tra buoni e cattivi, Hot Fuzz è un fumettone che mischia spericolatamente almeno tre, quattro generi narrativi, in un crescendo barocco che mette a dura prova la resistenza dello spettatore. L’uso dei generi vorrebbe essere la vera forza del film, Simon Pegg ed Edgar Wright, attore, autore e regista, se ne servono in senso orizzontale e non verticale, in modo che ogni sequenza li contenga contemporaneamente, non preoccupandosi troppo del risultato finale.
Un poliziesco adrenalinico con riferimenti espliciti e abbondanti alla saga di Bad Boys e alla produzione muscolare e testosteronica fatta di sparatorie e di esplosioni di Jerry Bruckheimer, ma Hot Fuzz è anche una commedia grottesca che riprende gli stilemi dell’humor britannico e per non farsi mancare niente non si risparmia i toni demenziali e lo splatter di primordiale e gratuita violenza. Un'opera che punta per due ore a iniettarti uno stato di eccitazione senza soluzione di continuità, senza curare troppo la qualità dei suoi effetti. A forza di mischiare con disinvoltura Notting Hill e Point Break, un intero repertorio di cinema americano Anni Settanta, Simon Pegg ed Edward Wright, autore, protagonista e regista, dopo L’alba dei morti dementi, perdono di vista l’unità della trama, lo scopo dei personaggi e si lasciano andare a un giocattolo tanto rutilante quanto faticoso a digerire. [matteo cafiero]