Harsh
Time
ovvero tempi duri, sgradevoli, crudeli quelli che segnano
le esistenze di Jim e Mike. Il primo (Christina Bale) reduce
dalla Guerra del Golfo vive le notti tra incubi e ricordi
di morte ed i giorni in attesa di una chiamata dalla polizia
di Los Angeles che tarda ad arrivare. L’assunzione nelle
forze dell’ordine è il viatico per sposare la
ragazza messicana che lo aspetta oltre confine e trovare quell’apparenza
di tranquillità che pensa di meritare.
Il suo migliore amico Mike (Freddy Rodriguez) vive insieme
alla fidanzata Sylvia. Disoccupato in cerca di lavoro più
per volere di lei che non per propria convinzione, è
la coscienza critica del'amico con cui condivide avventure
tra i bassifondi di South Central tra prostitute, trafficanti
d’armi, spacciatori e poliziotti più o meno corroti.
Il debuttante alla regia nonché sceneggiatore di Training
Day, David Ayer ha scritto Harsh
Times - I giorni dell’odio circa dieci anni fa,
come una riflessione sull’amicizia nei bassifondi di
Los Angeles “E’ una parabola, un racconto di ammonimento.
Volevo catturare quel momento nella vita di una persona in
cui, molto semplicemente, cresce. Il film parla di quando
hai vent’anni e pensi di sapere come funziona il mondo.
Volevo rappresentare una Los Angeles che si vede raramente,
quei labirinti di zone che si trovano all’ombra dei
quartieri popolari, delle strade che conoscevo fin dall’adolescenza.
Volevo scrivere una storia sull’amicizia, che avesse
i suoi codici e le sue regole specifiche. Volevo parlare del
tipo di persone che ho conosciuto quando sono cresciuto a
Los Angeles. Molte anime e numerose vite sono state distrutte
da queste strade. Ma molti altri sono cresciuti forti e robusti.
Cos’è che fa la differenza? Di solito, sono le
scelte che compiono le persone”.
Meno patinato di Training Day,
sebbene l’immaginario ambientale e narrativo lo richiami
più e più volte, Harsh
Time è secco come un colpo di pistola, vibrante,
crudio, a tratti commuovente grazie alle interpretazioni maiuscole
dei due protagonisti, Freddy Rodriguez – che dopo una
lunga gavetta televisiva, Six Feet Under,
è ora uno degli attori più richiesti e presenti
sullo schermo da Bobby a Poseidon,
da Lady in the Water al prossimo
Havoc moderna e provocatoria
rivisitazione di West Side Story
scritta da Steve Gaghan (Traffic)
– e Christian Bale che dimostra per l’ennesima
volta di essere uno degli attori più completi della
nuova generazione. Il suo personaggio afflitto da allucinazioni
capaci di distorcere la sua mente prima e la realtà
poi, viaggia ametà strada tra lo spendido Tim Robbins
di Allucinazione perversa di
Adrian Lyne ed il Travis Bickle di Taxi
Driver di Martin Scorsese. Forse non è un caso
che Bale venga considerato, per la sua grande capacità
di vivere il personaggio interpretato, il nuovo De Niro.
Con un finale disperato e per nulla consolatorio come potrebbe
sembrare, Harsh Time ci accompagna
nell’inferno delle nostre coscienze, in un viaggio dove
alla sua conclusione non “uscimmo a riveder le stelle…”
[fabio melandri]
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